Un’ora di luce in più, un’ora di sonno in meno. L’ora legale torna nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Alle 2 di notte le lancette andranno spostate un’ora in avanti. Se da una parte risparmieremo sulla bolletta elettrica, dall’altra rischiamo – almeno coloro più sensibili – disagi più o meno intensi, simili a quelli provocati dal jet lag da fuso orario. Il principale disagio viene dal cambiamento dei ritmi del sonno. A causa del nuovo orario non solo ci si sveglia un’ora prima, ma si tende anche ad andare a letto in ritardo. Molti studi scientifici hanno sottolineato che il cambio dell’ora influisce sui ritmi circadiani, ovvero sull’orologio biologico interno che regola molte delle funzioni cicliche del nostro fisico. Quando entra in vigore l’ora legale, il sole sorge e tramonta più tardi, scombussolando i ritmi con cui il nostro organismo produce la melatonina, una sostanza che viene sintetizzata durante le ore di buio e che aiuta a dormire bene. In effetti le persone che risentono di più del cambio di ora sono quelle abituate ad addormentarsi tardi: per loro, ma in generale per tutti, può essere utile anticipare l’orario di sveglia già durante il fine settimana, in modo da “allenarsi” alla sveglia anticipata del lunedì. E il primo lunedì dopo il ripristino dell’ora legale per molti è una giornataccia. Uno studio realizzato nel 2012 e pubblicato sul Journal of Applied Psychology ha evidenziato che in questo particolare giorno negli uffici aumenta in modo considerevole il cosiddetto “cyber-ozio”, ovvero la tendenza a navigare sui social e sui siti di intrattenimento che poco hanno a che vedere con le normali attività lavorative. Ancora una volta è meglio giocare d’anticipo, pianificando se è possibile, una giornata lavorativa tranquilla, in cui assecondare almeno in parte questo calo di concentrazione e non sottoporsi a un rigido autocontrollo responsabile di ulteriore stress. Inoltre il primo lunedì di ora legale fa registrare un numero superiore alla media di incidenti automobilistici, forse dovuta al maggior numero di guidatori insonnoliti o in ritardo per aver dimenticato di spostare le lancette. Un po’ di attenzione in più alla guida è da mettere in conto. Un ausilio per superare il piccolo shock del cambio dell’ora può venire dalla tavola. E’ il momento di seguire un’alimentazione leggera e detox, con un buon apporto di frutta e di verdura cruda, per favorire la digestione e predisporre a un buon riposo. Naturalmente sono da evitare le bevande eccitanti, come il caffè, soprattutto nel pomeriggio: meglio un buon decaffeinato o uno spuntino a base di frutta . Lo stesso vale per alcolici e superalcolici. Infine una passeggiata, una mezz’ora di jogging o qualche spostamento in bicicletta invece che in auto o in tram possono aiutare a liberare la serotonina, l’ormone del buon umore, a sciogliere la tensione della giornata in ufficio e a generare quel sano senso di stanchezza che aiuta a riposare meglio.
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