È stata fissata al 4 maggio la sentenza del processo sul presunto ricatto al governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura, in cui sono imputati la giornalista Manuela Petescia e il magistrato ed ex pm a Campobasso Fabio Papa. Il processo, come si ricorderà, si celebra a Bari perchè sede del Tribunale competente a discutere procedimenti che riguardano magistrati in servizio in Molise. Oggi dinanzi al gup del Tribunale di Bari Antonio Diella le parti hanno concluso le rispettive discussioni con riferimento alla integrazione probatoria disposta dal giudice nei mesi scorsi. Nel processo che si sta celebrando con il rito abbreviato sono costituite parti civili la Regione Molise, la presidenza del Consiglio dei Ministri, il presidente Frattura e l’ex questore di Campobasso Giancarlo Pozzo. Agli imputati il pm di Bari Pasquale Drago contesta, a vario titolo, i reati di tentata estorsione, tentata concussione, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio e falso ideologico. Secondo la tesi accusatoria Petescia e Papa, nei confronti dei quali sono pendenti le richieste di condanne a 2 anni e 8 mesi e a 4 anni di reclusione, nel corso di una cena avrebbero chiesto a Frattura una legge per l’editoria e finanziamenti a sostegno di Telemolise, minacciando, in caso di rifiuto, ripercussioni giudiziarie e una campagna denigratoria contro di lui. (Fonte Ansa)
Presunto ricatto al governatore, sentenza a maggio
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