Al via la due giorni di lavori del Partito Popolare Europeo riunito a Malta per l’annuale congresso pochi giorni dopo le celebrazioni per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Tanti i big attesi a La Valletta, la capitale maltese: dai capi di Stato e di governo di area popolare, ai principali leader politici nazionali iscritti al Partito Popolare Europeo, tra cui Silvio Berlusconi. Presente anche l’eurodeputato molisano Aldo Patriciello, che parteciperà ai lavori insieme alla delegazione dei deputati forzisti al Parlamento Europeo. “Il prossimo congresso assume un’importanza del tutto particolare – ha detto Patriciello. – Siamo dinanzi ad un momento decisivo: possiamo scegliere un’Europa più frammentata oppure decidere di invertire la rotta, riplasmare l’Europa per adattarla al ventunesimo secolo e raggiungere risultati per dare risposte alle preoccupazioni dei nostri cittadini. Noi del Ppe siamo certamente a favore della seconda ipotesi. Da una prospettiva più ampia – ha spiegato l’eurodeputato azzurro – l’integrazione europea è stata un successo. In questo periodo di continue crisi, è importante esserne consapevoli. L’Unione ha garantito pace, democrazia e prosperità ai suoi cittadini e agli Stati membri per quasi 70 anni. Si tratta tutt’ora del risultato politico più rilevante raggiunto nella storia al servizio della popolazione del nostro continente. Abbiamo migliorato il mercato unico e consentito la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali tra Stati membri. Abbiamo inoltre creato un’unione monetaria e l’abbiamo difesa dalle sfide di un crisi economico-finanziaria globale. Abbiamo ritrovato la strada della crescita economica e del consolidamento fiscale in quasi tutti i Paesi del continente. Inoltre, siamo riusciti ad attirare molti altri Stati membri. Dovremmo essere orgogliosi dei risultati raggiunti ed evidenziarli più spesso. Non possiamo tuttavia darli per scontati e dobbiamo imparare dai nostri errori. È chiaro però che le sfide di oggi rendano necessario un cambio di passo. Di questo siamo tutti consapevoli. Attualmente, l’Unione attraversa un periodo difficile, come i nostri Stati membri e le rispettive democrazie. Le idee che hanno contribuito ad una democrazia liberale e assicurato la coesione sociale sono messe a dura prova in un mondo nuovo pieno di incertezze di ogni tipo. Perciò credo che questi giorni a Malta siano molto importanti: è da qui che deve partire una nuova stagione per il futuro dell’Europa. È da qui che bisogna iniziare a difendere, tutti insieme, i valori e gli interessi europei. Unità nella diversità, questa è la nostra visione comune”.
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