Ore 19. Il giudice del Tribunale di Campobasso Roberta D’Onofrio ha condannato a un anno di reclusione con giudizio abbreviato Sai Akhtar Hussein Ijaz, il pakistano arrestato dalla Squadra Mobile lo scorso settembre con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. A curare la sua difesa in aula gli avvocati Leopoldo Zanni del foro di Santa Maria Capua Vetere e Annarita Quaranta del foro di Campobasso. In particolare il 40enne, conosciuto dai ‘clienti’ come Jasir, aveva messo su una piccola kasbah dello spaccio nel suo appartamento in Vico Tre Dita, nel centro storico del capoluogo, che secondo la ricostruzione degli inquirenti pare fosse frequentato anche da minorenni. In casa i poliziotti gli avevano trovato hashish e marijuana, oltre a un bilancino di precisione e altro materiale legato al confezionamento. Il pakistano peraltro dopo l’arresto, di ritorno da un’udienza del processo apertosi a suo carico, era stato pizzicato in flagranza a reiterare il reato e nuovamente arrestato. Durante l’udienza di convalida aveva dato sfogo ad azioni dimostrative nel Tribunale di Campobasso, urlando e denudandosi.
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