Renziani dominanti. Cresce Emiliano. Boom di Orlando a Venafro

«Il voto di ieri testimonia soprattutto che il PD anche in Molise è vitale. Per dirla con Andrea Romano, è una comunità matura. Siamo un partito che dialoga. Che si confronta. Che vota e, democraticamente, decide, in base a regole chiare e certe. Non è da tutti anzi, è un’eccezione». Così Micaela Fanelli, segretario regionale PD Molise, commenta i risultati della fase uno del congresso del PD, conclusasi ieri sera con la discussione e la votazione sulle tre mozioni in campo al circolo di Campobasso. «Anche a livello regionale è netta l’affermazione della mozione Renzi-Martina. Di questo risultato sono naturalmente molto soddisfatta, considerando che ne sono la coordinatrice regionale. Ma l’elemento che più mi dà soddisfazione, come segretario regionale, è il fatto che abbiamo messo in campo un percorso e un metodo decisamente valido e riconosciuto», dice ancora la Fanelli. «In una settimana e mezzo di incontri presso i circoli in ogni angolo del Molise il PD ha dimostrato tutta la sua vitalità, al sua ricchezza: la voglia di discutere, di confrontarsi. E di votare, scegliendo democraticamente e con regole scritte i propri leader. Mauro Calise lo sottolinea oggi nel suo editoriale su Il Mattino: si tratta di un patrimonio di cui tutti gli italiani, e non solo gli aderenti e i simpatizzanti del PD, dovrebbero essere gelosi. È un modello che sopravvive al partito del capo e del padrone». Anche i numeri della partecipazione sono del tutto incoraggianti, in linea con quelli registrati nel 2013, sempre al confronto con la partecipazione e il voto riservati agli iscritti. Oltre millecento persone si sono recate alle urne in tutto il Molise, nei quasi sessanta seggi allestiti presso altrettanti circoli. La mozione Renzi-Martina si afferma a livello regionale (la percentuale è al 74%) e nel dato aggregato complessivo in ciascuna delle due province; la mozione Orlando si attesta al 15%, quella proposta da Emiliano totalizza l’11% dei voti espressi. «Nessun altro partito italiano può vantare questi metodi: è la nostra forza, iscritta nel nostro DNA. Adesso la parola passa alle primarie, dove possono votare e partecipare tutti, non solo gli iscritti al PD». Com’è noto le primarie aperte si svolgeranno il 30 aprile. La macchina organizzativa per mettere in piedi l’evento, per organizzare i gazebo, reclutare i membri dei seggi in tutto il Molise, è già pienamente attiva. «Ci aspettiamo – conclude Fanelli – ancora una volta un grande entusiasmo. E che vinca il migliore! Intanto ringrazio tutti i volontari del partito che si sono mobilitati per garantire il perfetto svolgimento delle operazioni in così poco tempo. E ringrazio chi ha partecipato e che, sono certa, rappresenterà il lievito necessario per la fase due, quella aperta a tutti». Nonostante l’11% dei sostenitori di Emiliano appaia ancora poco competitiva con il renzismo, si dice soddisfatto il capogruppo Pd a Palazzo San Giorgio e coordinatore della mozione Emiliano, Giose Trivisonno. “Il risultato del congresso in regione, in vista delle primarie per la segreteria nazionale, porta il Molise ad essere la quarta regione in Italia con il consenso più alto per Michele Emiliano. La prima fase congressuale, dunque, si chiude con l’obiettivo raggiunto di ammissione alla consultazione del 30 aprile: adesso è il momento, per tutti quei cittadini che, seppur non tesserati, hanno a cuore il centrosinistra, di far sentire la propria voce e lavorare per un Pd che sia aperto, plurale e punto cardine della coalizione di centrosinistra.  Il PD deve tornare ad essere punto di riferimento per i cittadini, in Molise ed in Italia. Il 30 aprile la voce di ogni simpatizzante conterà per costruire questo percorso. La disaffezione al PD, dovuta ad una conduzione autoreferenziale e poco democratica, sia in Molise che in Italia, si evidenzia nel dato più emblematico di questa fase del congresso: la scarsa affluenza degli iscritti ben sotto il 50% degli aventi diritto. La stanchezza dei nostri militanti, con Michele Emiliano, si trasformerà  in entusiasmo e speranza. La distanza fra partito e cittadini va colmata con l’ascolto,  il dialogo e la coerenza. Renzi e Fanelli non sono in grado di raccogliere questa sfida”. Per Giuseppe Libertucci, referente della mozione Orlando per la Federazione Medio Molise del Pd, si tratta di uno “straordinario successo” e “il risultato della lista Renzi nella città del governatore di poco superiore al 50% è modesto. Gli iscritti hanno incominciato a voltare le spalle all’attuale classe dirigente di questa città e della Regione. Il risultato  è un buon viatico per le primarie del 30 aprile in cui eleggerà il segretario nazionale”.

(foto in evidenza da panorama.it)

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