Pene raddoppiate per chi viola il domicilio, nessun risarcimento per chi subisce eventuali conseguenze da parte dei proprietari per aver violato il domicilio e non imputabilità agli stessi proprietari di eccesso di legittima difesa sotto il profilo penale. Sono in sostanza i punti della proposta di legge che il sindacato di Polizia Penitenziaria sta portando avanti in tutta Italia con l’appoggio di forze politiche e associazioni. Il segretario generale Aldo Di Giacomo questa mattina ha fatto tappa in piazza Vittorio Emanuele II a Campobasso per illustrare i dettagli della proposta e fare il punto della situazione. “Nel passato semestre abbiamo depositato oltre 2 milioni di firme in Senato, ora che siamo ripartiti in un mese siamo già a 90mila ed entro settembre aspiriamo a toccare 5 milioni in tutta Italia”. Con lui presenti l’assessore di Palazzo San Giorgio Salvatore Colagiovanni, il consigliere regionale Nicola Cavaliere e il medico, nonchè ex consigliere comunale, Felice Di Donato, che sta seguendo anche lo sciopero della fame intrapreso da Di Giacomo, giunto al settimo giorno. Tutti e tre sono firmatari della pdl. “Non è giusto che il proprietario di casa o di un’attività che ha già eventualmente subito un danno economico e psicologico non abbia il diritto di difendersi – ha commentato il segretario del sindacato. – E non è pensabile che chi sia stato costretto a reagire debba essere anche perseguibile dalla Legge. Magari quello che scopre un ladro in flagranza rischia pure la vita, come ci raccontano le cronache nazionali”. A Campobasso sono state raccolte una trentina di firme, “ma siamo solo all’inizio”. I promotori saranno presenti in tutta Italia con stand e volantini, ma è possibile lasciare la propria firma anche presso il Comune.
(In foto. In alto da sinistra: Colagiovanni, Cavaliere e Di Giacomo. All’interno: Di Donato)