Dopo la conferenza stampa tenuta dal governatore Frattura, l’assessore Nagni e dal consigliere Ciocca per illustrare la nuova legge sull’Egam e la gestione del servizio idrico regionale, e rispondere alle accuse di opposizione, forum e consiglieri ‘dissidenti’, arriva un nuovo affondo dall’ex presidente della Regione e consigliere regionale di minoranza Michele Iorio, che rincara la dose sul rischio di privatizzazione. “Questo governo regionale, con la sua esigua maggioranza, è sempre più caratterizzato dalla politica degli equivoci. Ancora una volta si vuole sottovalutare la spinta privatistica che caratterizza la legge sull’Egam e le sue deleterie conseguenze. La parte centrale e dirimente della imposizione della Giunta Frattura prevede la formazione di una “nuova” società in house che dovrà occuparsi della gestione del ciclo integrato dell’acqua. In altre parole, Molise Acque conserva la sua missione originaria e il suo statuto che prevedono la gestione della grande captazione e della grande adduzione con la possibilità di privatizzare la parte più sostanziale e più redditizia dell’intero ciclo dell’acqua. La nascente seconda società in house, insieme ai comuni, ha peraltro la necessità di organizzare la sua complessa struttura che, insieme alla complessa organizzazione dell’Egam, comporterà un enorme costo aggiuntivo i cui fondi dovranno pervenire attraverso le tariffe dell’acqua. Noi non ci fidiamo di questo governo regionale e continueremo la nostra battaglia contro una legge che presenta elementi di dubbia legittimità e che prevede un pesante aggravio economico sulle bollette dei cittadini molisani”.
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