“C’è stato un divario fra i contenuti reali della legge e quelli del dibattito fuori dal Consiglio e finito anche sulla stampa”: Pierpaolo Nagni risponde alla accuse lanciate nelle settimane scorse dall’opposizione di Palazzo d’Aimmo e dai consiglieri ‘dissidenti’ della maggioranza, e ai dubbi sollevati da forum e amministratori, sulla legge che disciplina il servizio idrico regionale e l’istituzione dell’Egam, l’Ente di Governo d’Ambito del Molise. “Abbiamo sentito e risentito che vogliamo privatizzare l’acqua. In realtà in questa maniera scongiuriamo proprio tale rischio. L’Egam sarà il baluardo che garantirà la non privatizzazione”. Il nuovo Ente, ha spiegato l’assessore regionale insieme al governatore Paolo Frattura e al consigliere regionale Salvatore Cioccca, intervenuti in conferenza stampa a Palazzo Vitale, sarà costituito da una rappresentanza dei Comuni e dovrà programmare gli interventi, affidare il servizio e stabilire le tariffe che saranno uniche per tutti. “Non possiamo stabilire nella normativa a chi sarà affidato il servizio perché entriamo nel merito delle regole che saranno di competenza del nuovo Ente e non della Regione”, ha continuato Nagni. “Era un passaggio necessario, altrimenti avremmo rischiato il commissariamento, con la mancanza di quelle garanzie che non può dare un soggetto terzo”. “Vogliamo garantire qualità e costi uniformi”, ha detto Frattura. “Da parte dei consiglieri di maggioranza che si sono opposti c’è stato un atteggiamento poco costruttivo. In ogni caso questa giunta ha ancora i numeri per andare avanti”.
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