Via all’attivazione di un Codice Rosa presso il Pronto Soccorso: è il risultato del protocollo d’intesa firmato questa mattina presso la Procura Generale della Corte d’Appello di Campobasso fra il procuratore generale Guido Rispoli, il procuratore di Larino Ludovico Vaccaro, il sostituto procuratore di Campobasso Elisa Sabusco, il sostituto procuratore di Isernia Carmela Andricciola, il direttore generale dell’Asrem Guido Sosto e la consigliera di parità della Regione Giuditta Lembo. Il documento mira ad una task force interistituzionale, ossia una squadra formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, ufficiali di polizia, impegnati in un’attività di tutela delle fasce deboli della popolazione e maggiormente esposte a episodi di abuso e violenza, come donne, minori, anziani. In questa maniera il Molise si pone tra le prime regioni italiane a concretizzare un ulteriore intervento operativo finalizzato a prestare aiuto alle vittime di violenza. L’Asrem si occuperà di formare il personale in servizio presso il Pronto Soccorso degli ospedali regionali. L’obiettivo è partire in estate, ha annunciato Sosto. Medici e infermieri dovranno individuare i presunti casi di abuso o violenza e applicare il Codice Rosa, che per ovvie ragioni di privacy e sicurezza consiste in disposizioni criptate. Sostanzialmente l’utente-vittima sarà accompagnato in una stanza protetta, dove sarà sottoposto ad accertamenti specifici e verranno applicate una serie di procedure, fino alla chiamata in causa di forze dell’ordine e Procure nel momento in cui la persona deciderà di avviare un percorso giudiziario a propria tutela. Inoltre sarà previsto un gruppo di studio sul territorio che, nel rispetto della privacy, raccoglierà una serie di dati per analizzare i fenomeni concreti della regione e organizzare in maniera più efficace misure di prevenzione oltre che di assistenza.