Nella sala consiliare del Comune di Campobasso si è svolto il dibattito ‘Percorsi della Memoria, i luoghi della città di Campobasso in ricordo della lotta di Liberazione’, organizzato dall’assessorato comunale alla Cultura e dalla sezione molisana dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. A fare gli onori di casa gli assessori Emma de Capoa e Pietro Maio. Preziosi i contributi portati da Loreto Tizzani dell’Anpi, Filippo Poleggi della Lega per le Autonomie e da Fabrizio Nocera, ricercatore Unimol. E preziosa è stata anche la collaborazione degli studenti della quinta ‘A’ del Liceo Scientifico ‘Alberto Romita’, con loro la professoressa Simonetta Tassinari. “Eventi come questi – il saluto dell’assessore Emma de Capoa – devono coinvolgere, soprattutto, le giovani generazioni. La Resistenza è stata una delle più belle e gloriose pagine della nostra storia. I partigiani, il 25 aprile 1945, hanno fatto il proprio ingresso in tante città italiane, avviando quel processo di libertà e di democratizzazione, culminato con la promulgazione e l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana. La democrazia e la libertà – ha proseguito l’assessore de Capoa – sono valori che vanno difesi quotidianamente. Non sono valori eterni e l’attenzione deve essere alta, per salvaguardarli occorre guardare al passato, e ricordare come sono stati conquistati: sacrificando le proprie vite. In vista del 25 aprile mi piace ricordare il ruolo delle donne nella Resistenza, troppo spesso e per tanti decenni sottovalutato. Senza la partecipazione delle donne, con molta probabilità, la Resistenza non avrebbe avuto gli effetti, positivi, che tutti noi conosciamo. I partigiani avrebbero avuto una vita difficile. Le donne, oltre a prendersi cura delle famiglie e sostituendo gli uomini nelle fabbriche, vista la loro assenza, durante tutto il periodo della Resistenza, organizzarono le staffette per trasmettere messaggi, per recuperare viveri, medicinali, armi. Tutto questo rischiando la propria vita. Un ruolo di importanza assoluta che noi dobbiamo provare a valorizzare più di quanto sia stato fatto nel passato. La Resistenza – ha concluso Emma de Capoa – fu un momento di riscatto civile e morale delle donne, che da allora iniziarono a partecipare alla vita politica e sociale del Paese, contribuendo alle battaglie per i diritti civili”. “La Resistenza – ha affermato l’assessore Pietro Maio – ha dato il via al processo che ha portato alla Costituzione, scritta col sangue dai partigiani. E anche il Molise ha dato il suo contributo. Per meglio ricordare questi eventi, pilastro della storia italiana, occorre rivolgersi a scuole e istituzioni, perché, col passare del tempo, vengono sempre meno le testimonianze dirette e, dunque, occorre mantenere sempre vivo il ricordo di quello che ci è stato trasmesso e tramandato. In questo caso, l’impegno di tanti giovani partigiani, che a costo della propria vita hanno lottato per garantire l’avvento della democrazia e i decenni di pace che ha vissuto l’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale e la dittatura fascista”. La professoressa Simonetta Tassinari, insieme ai suoi studenti della 5^ A del Liceo Scientifico ‘Alberto Romita’, ha ricordato la lotta della Resistenza del padre Arnaldo, originario dell’Emilia Romagna ed ex dirigente dell’Enel in Molise, che a 15 anni scappò di casa, per arruolarsi in una banda partigiana. “La Resistenza – le parole della docente – è un qualcosa di familiare per me, perché ne ho sentito parlare a casa da mio padre. Tanti gli aneddoti e le storie, che spesso ascoltavamo a casa”. Gli alunni della 5^ A del Liceo Scientifico, invece, hanno presentato il proprio lavoro che è andato avanti per l’intero anno scolastico sull’aspetto della Resistenza e dei campi di concentramento in Molise. “I ragazzi – ha spiegato la professoressa – hanno approfondito la pagina di storia molisana della Seconda Guerra Mondiale e un gruppo ha focalizzato l’attenzione sui campi di internamento e sulla Resistenza. Sono felice che i protagonisti siano stati gli studenti, che hanno realizzato un gran lavoro di ricerca e studio. Non ci sono luoghi senza storie e, nel nostro piccolo, proviamo a dimostrarlo e a raccontarlo”. Intanto oggi a partire dalle ore 9,30 (partenza in Piazza Municipio) è in programma la manifestazione ‘Pulmino della Memoria’, un percorso con uno scuolabus per le strade di Campobasso intitolate a persone che hanno contribuito a far nascere lo Stato repubblicano e democratico. A fare da ‘Cicerone’, agli studenti della scuola ‘Colozza’ e ai loro insegnanti che saliranno sullo scuolabus, saranno gli iscritti all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI).