Dopo la camera dei Deputati, ieri il Senato della Repubblica ha dato via libera definitivo alla legge
di conversione del decreto legge n. 25 del 2017 che ha abrogato, dal 17 marzo 2017, i voucher per il lavoro accessorio e ha modificato le disposizioni vigenti in materia di responsabilità solidale negli appalti. Il provvedimento è passato infatti con 140 sì, 49 no, 31 astenuti. “Finalmente dopo una lunga campagna di assemblee, raccolta firme, di incontri territoriali e nazionali”, commenta Franco Spina della Cgil Molise, – siamo giunti ad un risultato importante. Dopo anni di deregolamentazione selvaggia del mercato del lavoro e delle sue regole, la CGIL è riuscita a frenare la deriva liberista che vede il lavoro e i lavoratori come una merce. Il superamento dei voucher è un importante risultato. Essi, oltre a creare seri problemi reddituali e previdenziali alle persone coinvolte, hanno reso ricattabili le stesse persone abolendone diritti e tutele. In Italia e in Molise, si lavorava quasi esclusivamente con tale strumento. Così come negli appalti di opere e servizi, viene ripristinata integralmente la responsabilità solidale del committente con l’appaltatore nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per garantire una miglior tutela in favore dei lavoratori impegnati nei cantieri o commesse interessate. Il provvedimento riguarda i trattamenti retributivi (comprensivi delle quote di trattamento di fine rapporto), i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti ai lavoratori subordinati in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto. Una riconquista di dignità per le persone. Siamo convinti altresì che questi due successi sono del tutto insufficienti rispetto alle tante criticità che ancora esistono sul tema dei diritti e del lavoro. La nostra mobilitazione continua, la CGIL ritiene sia giunto il momento di affrontare il tema di una nuova legge sul lavoro, capace di ridisegnare nel suo complesso i diritti fondamentali includendo coloro che oggi sono senza tutele. Per questo abbiamo presentato la legge di iniziativa popolare denominata ‘Carta dei diritti universali del Lavoro” su cui sono state raccolte oltre un milione e mezzo di firme e che è già stata presentata in commissione lavoro alla Camera dei Deputati. Per dare forza alla nostra iniziativa e rilanciare il tema del lavoro, il prossimo 6 maggio saremo di nuovo in piazza a Roma. Quello che è successo con i voucher e con gli appalti dimostra che la riconquista della dignità nel lavoro è possibile, così come è possibile un nuovo modo di concepire il lavoro”.