Nuovo appuntamento sul territorio molisano per il Movimento Nazionale per la Sovranità, che per la giornata di venerdì 28 aprile alle ore 18:00 presso la sala consiliare comunale di Campolieto ha organizzato un convegno a tema “Moneta Unica e Sovranità Nazionale”, argomento di estrema attualità stante le recenti vicende che hanno riguardato l’Unione Europea dalla Brexit fino al ballottaggio tra Macron e la Le Pen in Francia, senza dimenticare la manifestazione dello scorso 25 marzo che ha visto MNS in prima fila nel ribadire il proprio no a questa Europa a doppia velocità, dove l’Italia resterebbe fanalino di coda. Un convegno quindi di ampio respiro e di estremo interesse, durante il quale interverranno il Portavoce cittadino MNS di Campolieto Domenico D’Aversa, il Commissario regionale MNS Carlo Perrella e il Consigliere regionale Angela Fusco Perrella, mentre le conclusioni saranno di pertinenza del Responsabile Nazionale del Dipartimento Politiche europee Antonio Triolo, economista siciliano e Commissario regionale MNS Sicilia. “Questa Europa ha tradito i trattati di Europa del 1957 – afferma Carlo Perrella, Commissario regionale MNS Molise – e come abbiamo avuto più volte modo di rappresentare costituisce la negazione del valore della sovranità nazionale e popolare degli Stati membri, seguendo una strada che porterà alla cancellazione delle appartenenze nazionali”. Non mancano ovviamente critiche alla struttura economica dell’Unione Europea. “La creazione della moneta unica, priva di ogni controllo democratico e di ogni finalizzazione allo sviluppo, nel corso degli anni ha generato dei profondi squilibri interni alla Ue, e l’esempio più eclatante è sicuramente quello della Grecia, addirittura additata come esempio di buona prassi dall’ex Premier Monti nel 2011, mentre tutti sappiamo il tracollo a cui è andata in contro negli anni successivi. La Ue ha concentrato i benefici sui paesi più forti come la Germania, mettendo in grave difficoltà i paesi del Sud Europa come l’Italia, la Spagna e, per l’appunto, la Grecia. Ogni ipotesi di creare un debito pubblico europeo, come di lanciare progetti economici che impongano trasferimenti dalle aree forti alle aree deboli dell’Unione, è radicalmente esclusa da Bruxelles e da Berlino. La conseguenza naturale di questa politica monetaria – ha concluso Carlo Perrella – è quella di un aumento progressivo dell’austerità, di cui il Fiscal Compact e il pareggio di bilancio sono le ultime devastanti tappe”.
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