Un continuo sali e scendi tra case lesionate e bellezze storiche, tra zone fantasma e arte, tra disagi e impegno. Da un lato un fronte franoso enorme, dall’altro la fierezza di una comunità ferita ma non certo battuta. Civitacampomarano è un paese di 400 abitanti, uno splendido borgo molisano che ha dato i natali a personaggi di spessore come Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe, considerati tra i padri nobili d’Italia. Un passato importante dunque, che si scontra con un presente quanto mai difficile. Da marzo la frana sta creando gravi danni agli edifici e alla strada principale che attraversa il paese al punto che l’amministrazione comunale ha dovuto sgomberare tante famiglie che dall’oggi al domani hanno visto stravolta la propria quotidianità. Circa un terzo del paese è diviso tra la cosiddetta “zona rossa” al momento completamente chiusa e la “zona blu” appena adiacente e quindi in pericolo. Il risultato di questa divisione è che 24 persone hanno già dovuto abbandonare le proprie case e che altre 18 potrebbero presto essere costrette a fare altrettanto. Per capire le difficoltà di queste persone e quelle di tutta la comunità, i portavoce in Consiglio regionale Patrizia Manzo e Antonio Federico hanno visitato Civitacampomarano accolti dal sindaco Paolo Manuele, dai componenti della giunta e dai ragazzi della Pro-loco. Un pomeriggio utile a visitare il centro storico in ginocchio, l’ex sede comunale abbandonata, la casa natale di Gabriele Pepe segnata in modo grave, ma anche lo splendido castello angioino e scoprire gli artistici murales disegnati anche nei vicoli più piccoli. Insomma, una visita per capire cosa sta davvero accadendo in paese, ma anche per comprendere cosa c’è in gioco e intervenire subito ripagando l’orgoglio e la dignità di cittadini e amministratori. Il MoVimento 5 Stelle Molise, con i soldi accantonati in Consiglio regionale dai portavoce, ha donato dieci mila euro alla comunità tramite la campagna di raccolta fondi ‘Help Civita‘ che tra le altre cose servirà a recuperare l’ex edificio delle scuole materne da adibire a Centro operativo comunale, responsabile delle attività della Protezione civile, o eventualmente a sede municipale, oppure a contribuire al recupero e all’adeguamento dell’ex edificio scolastico. “Tuttavia – spiegano i grillini – restiamo in contatto con l’amministrazione comunale per valutare altri piccoli interventi che possano dare una mano a tutta la comunità. L’impegno del MoVimento 5 Stelle sarà anche istituzionale: seguiremo il rispetto dei tempi per quanto riguarda il programma d’interventi che purtroppo solo questo mercoledì dovrebbe vedere l’inizio dell’azione di monitoraggio e indagine territoriale; informeremo della situazione i nostri parlamentari per monitorare la questione anche a livello centrale. Non dimentichiamo che Civitacampomarano è parte della rete dei borghi autentici d’Italia e che il 2017 è proprio l’Anno dei Borghi Italiani, come stabilito dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini”. Chiunque può dare il proprio contributo per aiutare Civitacampomarano. Basta utilizzare il conto corrente bancario del Comune alle seguenti coordinate: banco posta IBAN IT91L0760103800000012918868 oppure c.c.p. 12918868, sul quale ogni cittadino, associazione, impresa e altre forme giuridiche possono versare la propria libera offerta destinata esclusivamente agli scopi di cui scritto sopra. Le donazioni dovranno riportare nella causale la seguente dicitura: HELP CIVITA fondi a supporto della nuova sede municipale. “I piccoli Comuni della nostra regione sono una risorsa non un problema”, commentano i 5 Stelle. “La storia, la cultura, le tipicità sono valori da custodire e non da abbandonare o dimenticare. Un’attenta programmazione avrebbe potuto e dovuto valorizzare i più bei paesi e le loro vie di accesso, per essere veicolo di un certo tipo di turismo. La triste realtà invece quasi ogni giorno ci mostra strade, a volte abitazioni crollate. Ma quando a crollare sono quasi interi paesi, la cosa diventa ancor più paradossale e pericolosa. Oggi uno dei centri più caratteristici della nostra regione è stato ‘addentato’ dal dissesto idrogeologico. Una soluzione comune a tante altre zone molisane per le quali ci siamo spesi e ci spenderemo anche in futuro. Ma ora è il momento di curare il cuore del Molise. Civitacampomarano non deve scomparire, il suo borgo ricco di storia e il suo patrimonio architettonico di pregio assoluto non possono essere abbandonati. Il Molise e l’Italia perderebbero un pezzo della loro storia”.