Una tavola rotonda e un’esibizione musicale per discutere e vivere il ruolo dei centri territoriali destinati all’accoglienza dei migranti. È l’obiettivo dell’incontro “Welfare e migranti” in programma mercoledì 10 maggio alle ore 15 nell’aula Franco Modigliani del II edificio polifunzionale dell’Unimol, a Campobasso. A confronto istituzioni, tecnici, accademici, e il centro di accoglienza di Ripalimosani Happy Hous. “Sarà una delle tante occasioni per uscire dai luoghi comuni e ragionare sull’immigrazione come risorsa”, ha spiegato Alessia Piacente, responsabile della cooperativa. “Vogliamo dare un’informazione neutra e corretta, oltre che far conoscere di questi ragazzi le vite passate e gli obiettivi futuri”. “Ci sono realtà, metropoli, dove l’immigrazione è un fenomeno consolidato da decenni, lo vivono in strada, non nei centri di accoglienza, e quindi non vengono alimentati populismi”, ha commentato il consigliere regionale Nico Ioffredi. “Se queste persone rischiano la vita per arrivare qui vuol dire che davvero fuggono da realtà peggiori dalle nostre, mentre noi non ci sogneremmo mai di viaggiare in quelle condizioni, su barche che possono affondare da un momento all’altro”, uno dei passaggi di Davide Barda, presidente del Consiglio aggregato dei corsi di studio in servizio sociale, durante la presentazione dell’evento. Oltre a lui, Ioffredi e Piacente, mercoledì interverranno anche il rettore Gianmaria Palmieri, il direttore del dipartimento di economia Claudio Lupi, l’assessore comunale Emma De Capoa, il vescovo Giancarlo Bregantini, il direttore d’orchestra e compositore del Conservatorio Perosi di Campobasso Sergio Monterisi, la docente di antropologia culturale Unimol Letizia Bindi, l’assegnista di ricerca Unimol Danila Genovesi e la docente di poltiche sociali e analisi welfare Daniela Grignoli. Il pomeriggio terminerà con un’esperienza musicale ad opera degli ospiti del centro di accoglienza.
(In foto da sinistra: Barba, Dauda, Piacente, Ioffredi, Maria Waheed, la responsabile Cas Daniela Di Matteo)