Entro 60 giorni gli abitanti del Venafrano sapranno se il termovalorizzatore di Pozzilli, gestito da HerAmbiente, continuerà a trattare lo stesso quantitativo di rifiuti o potrà sforare i limiti imposti dalla Regione nell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) nel 2015. Questa mattina al Tar Molise l’udienza di merito per discutere sul ricorso presentato dalla società proprio contro quei limiti, considerati troppo stringenti. L’avvocato Giuseppe Caia, fra le altre cose, ha fatto riferimento all’art. 35 dello ‘Sblocca Italia’ che considera strategici i termovalorizzatori e ha evidenziato che l’impianto di Pozzilli non produce inquinamento. Inoltre in aula è stata affrontata anche la questione della provenienza dei rifiuti: lecito da qualunque regione per la società, solo quelli dal Molise per l’Avvocatura dello Stato della Regione e i legali delle associazioni costituite in giudizio. Durante l’udienza, fuori al Tar c’è stato un presidio di numerosi cittadini delle aree interessate. Presenti fra gli altri i sindaci di Venafro e Conca Casale e note associazioni come le Mamme per la Salute. I manifestanti si sono simbolicamente coperti il viso con una mascherina, mentre attraverso diversi striscioni hanno chiesto il rispetto dell’Aia e un accertamento approfondito dei livelli di inquinamento della zona.