Non dimenticare le tantissime vittime della criminalità organizzata in Italia è un impegno, un dovere civico che l’Osservatorio Regionale Antimafia del Molise all’unanimità sente di dover rendere a quanti sono stati uccisi per mano delle mafie, un impegno verso i familiari delle vittime, verso la società tutta, ma, prima ancora, verso le nostre coscienze di cittadini. Nell’elenco, che è davvero infinito, ci sono personaggi noti e non, rappresentanti delle forze dell’ordine, magistrati, sacerdoti, giornalisti, tutti accomunati da un triste destino e tutti da ricordare per il tributo di sangue che hanno versato per i valori dell’onestà e della legalità. Sacrificio che ci ricorda che nella lotta alle mafie è sbagliato stilare classifiche e non ci sono morti eccellenti da ricordare e morti da dimenticare, ma la memoria di ogni singola vittima, specie se innocente, diventa antidoto per contrastare le ingiustizie e i delitti efferati commessi dalla criminalità organizzata. “Come presidente dell’Osservatorio, ma soprattutto come semplice cittadino”, spiega il professore Vincenzo Musacchio, – ritengo che dalla memoria di queste vittime dipenda il senso della dignità morale del nostro Paese, per cui è fondamentale che un numero sempre maggiore di persone partecipi a tali commemorazioni. Non sono convinto che l’Italia abbia fatto passi avanti in questo ambito, comunque sia, è necessario non fermarsi. Le mafie sono sempre più forti, per cui non possiamo più giustificarci e chiamarcene fuori. La lotta alla mafia è un dovere costituzionale, è una esigenza etica, morale e civile, una opportunità per tutti: ognuno di noi deve fare la propria parte! Il nostro Osservatorio, nato da poco, approva all’unanimità il suo primo progetto di prevenzione: rinnovare la memoria storica del nostro Paese assieme a tutti gli istituti scolastici molisani. Il nostro progetto sarà denominato “Adottiamo una vittima di mafia”. Il progetto prevederà la partecipazione di tutti ragazzi delle scuole (elementari, medie e superiori), ognuno dei quali potrà liberamente scegliere una o più vittime di mafia. In tal modo, gli studenti potranno conoscere la storia di tali vittime e far sì che il loro sacrificio non sia dimenticato. Sarebbe bello che il 21 marzo di ogni anno (giornata in memoria di tutte le vittime delle mafie) tutte le scuole del Molise si riunissero condividendo i dati raccolti riguardo alle vittime di mafia che hanno adottato, avendo l’opportunità di conoscerne la storia anche attraverso i loro familiari, confrontandosi direttamente con loro. Vogliamo creare uno spazio mentale e fisico in cui far crescere l’impegno civile dei giovani molisani. A tal scopo coinvolgeremo nel progetto l’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, il Presidente della Corte d’Appello e il Procuratore Generale di Campobasso facendo sì che questo progetto diventi una risposta concreta per le vittime di mafia e per i tanti ragazzi che sono certo si impegneranno. Dobbiamo sentire tutti l’obbligo morale e civile nonché la responsabilità della memoria. Tutti insieme possiamo scrivere una bella pagina di storia del nostro piccolo Molise e illuminare d’immenso i tanti nomi delle vittime di mafia finite nell’oscurità del nostro immobilismo”.
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