In Molise nel primo trimestre del 2017 si contano 3.551 imprese giovanili registrate, di cui 3.152 dichiarate attive. Le iscrizioni di nuove imprese giovanili (pari a 179) rappresentano il 31% circa delle iscrizioni totali, ma sono in netta diminuzione rispetto alle iscrizioni di un anno fa (271). Le cessazioni sono state 104 (106 quelle dello scorso anno), quindi il primo trimestre dell’anno, storicamente quello meno performante a causa del concentrarsi delle cancellazioni sul finire dell’anno precedente, si chiude con 75 imprese giovanili in più. Questo, in sintesi, il contenuto del consueto approfondimento sull’imprenditoria under-35 dell’Ufficio Studi e ricerche di Unioncamere Molise pubblicato sul portale statistico www.starnet.unioncamere.it. Quanto a tasso di crescita, il primo trimestre del 2017 è stato un trimestre dai scarni risultati: con +1,87%, il tasso di crescita del Molise risulta il peggiore rispetto alle altre regioni italiane. Lontanissimo il risultato della Sardegna che chiude al primo posto con +6,93%. A livello provinciale peggio fa la provincia di Campobasso che chiude il trimestre con +1,74% che le vale solo il 101° posto su 105 provincie; leggermente meglio il risultato della provincia di Isernia: +2,16% che la pone al 90° posto. Quanto a incidenza, le regioni meridionali si confermano quelle con la percentuale più alta: Calabria, Campania e Sicilia occupano le prime tre posizioni con, rispettivamente, il 12,9%, il 12,4% e l’11,8% delle imprese under-35 sul totale. Il Molise si colloca al 6° posto, scavalcato anche dalla Basilicata, con il 10,1% del totale delle imprese registrate. Nel primo trimestre 2017 continua la crescita soprattutto delle forme imprenditoriali più complesse, in particolare delle società di capitale, che presentano sia una variazione positiva dello stock (differenza fra I trimestre 2016 e primo trimestre 2017) di +24 imprese, sia un saldo demografico (differenza fra iscrizioni e cessazioni nel periodo) positivo di +20 unità, sintesi delle 32 iscrizioni e delle 12 cessazioni non d’ufficio: il tasso di crescita risultante è stato positivo e pari a 2,53%, anche se inferiore a quello di un anno fa (4,56%). Aumenta parallelamente anche l’incidenza di tale forma societaria che arriva a poco meno del 20% in regione (19,8%). Le ditte individuali, che sono la maggioranza delle imprese giovanili (il 70,7%), chiudono il trimestre con un saldo di +57 unità e un tasso di crescita di (+2,02%). L’andamento positivo del saldo demografico ha riguardato tutte le classi di natura giuridica ad eccezione delle società di persona: -4 unità. Guardando alla diffusione delle imprese guidate da under 35, i settori, quali il turismo (16%), gli altri settori (14%) e il commercio (13%) sono quelli in cui si registra l’incidenza maggiore di imprese giovanili. Se lo scorso anno era stata l’agricoltura il settore che, nel corso del primo trimestre, in termini assoluti, aveva attratto maggiormente l’attenzione dei neo-imprenditori con 64 iscrizioni, nel primo trimestre del 2017 è stato invece il commercio con 38 iscrizioni. A seguire, poi, l’agricoltura con 28, 20 nelle costruzioni e 10 nel turismo.
Imprese under 35, crescita lenta (+1,87%): peggior dato d’Italia
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