“Abbiamo sempre sostenuto che l’Autovelox di Macchia d’Isernia installato lungo la SS. 85 Venafrana era illegittimo e lo abbiamo dimostrato con carte alla mano, però incredibilmente ci siamo trovati contro il Comune (sia il precedente che l’attuale Sindaco), la Prefettura (sia il precedente Prefetto che l’attuale), la Polizia Stradale che ha sempre certificato la sua legittimità, il Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Molise che ha negato l’evidenza, l’ANAS che confondeva la mano destra con la mano sinistra ed altri ancora”. A rammentarlo il segretario provinciale dell’associazione Fiadel Feliciantonio Di Schiavi. “Siamo stati costretti a produrre migliaia di ricorsi avverso gli illegittimi verbali, presso il Giudice di Pace di Isernia perché la Prefettura ci dava puntualmente torto e raddoppiava le sanzioni. I Giudici di Pace, con alta professionalità e competenza, ci hanno sempre dato ragione ed hanno anche condannato sia il Comune che la Prefettura. Ebbene, il duo, Comune di Macchia d’Isernia–Prefettura non si sono arresi. Addirittura hanno fatto appello presso il Tribunale di Isernia contro i Giudici di Pace. Ma ecco che, in data 26.02.2017, il Tribunale di Isernia confermava in pieno le sentenze dei Giudici di Pace e condannava il Comune di Macchia d’Isernia ad Euro 630,00 per ogni causa oltre alle altre spese, ed ora, in data 12.05.2017, lo stesso Tribunale e per esso il Presidente Dr. Di Giacomo, ha pienamente confermato le sentenze dei Giudici di Pace ed ha condannato la Prefettura di Isernia, per ogni appello, alla refusione delle spese processuali in favore della parte appellata, spese che liquida in Euro 630,00, oltre le spese generali nella misura del 15% ed oltre quanto dovuto per legge. Siamo soddisfattissimi per queste esemplari sentenze, ma esprimiamo la nostra condanna morale circa il comportamento del Comune di Macchia d’Isernia, perché questi ignora le sentenze dei Giudici (Giudice di Pace e Tribunale) e continua a fare uso dell’Autovelox (illegittimo) ed ad incassare un fiume di denaro proveniente dai cittadini ed esprimiamo altresì disappunto circa il comportamento della Prefettura di Isernia che a nostro avviso avrebbe dovuto, sin da quando glielo abbiamo detto noi, ordinare lo smantellamento dell’Autovelox e comunque conformarsi alle sentenze dei Giudici e non opporsi agli stessi. E sul punto cogliamo l’occasione per rendere edotta la Prefettura di Isernia che la sentenza è legge fin quando non interviene un’altra sentenza di rango superiore che annulla la precedente e quindi, a nostro avviso, chi non rispetta la sentenza, non rispetta la legge. Invitiamo ancora una volta il Prefetto a prendere esempio dall’ex Vice Prefetto Vicario Dott.ssa Caterina Valente che, come tutti la ricordano con sommo piacere, quando nell’anno 2011 accertò che gli autovelox di Cantalupo nel Sannio e quello di Isernia erano illegittimi non aspettò le sentenze del giudice per ordinare il loro smantellamento e nemmeno si è mai opposta alle stesse. Ringraziamo lo Studio Legale Carlo Izzi che ancora una volta è uscito vittorioso”.
Autovelox, il Tribunale condanna anche la Prefettura
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