Grandissima soddisfazione per l’eccezionale risultato raggiunto nella giornata inaugurale della MOSTRA NAZIONALE di CALLIGRAFIA tenutasi a Guardialfiera il 18 maggio in attesa della premiazione, che si terrà nel mese di settembre, quando verranno premiati i migliori elaborati inviati al Centro Studi Molise 2000 da ogni dove. Centinaia di elaborati di pregevole fattura, di ogni tipologia e di grande impatto emotivo. Grazie alla regia attenta del Centro Studio Molise 2000 con a capo l’impareggiabile Vincenzo Di Sabato, alla collaborazione fattiva dell’Ufficio Regionale Scolastico del Molise, dell’Istituto Grafologico Internazionale di Urbino, al Club de “I Borghi d’Eccellenza”, del Comitato Tecnico Scientifico costituito dal “Fondo Ascoli” Storia e Cultura Abbiategrasso e da “Scriptorium Medioevale” di Fabriano, dall’associazione Borghi della Salute, alla Proloco di Guardialfiera, con il patrocinio del Comune di Guardialfiera, la giornata del 18 maggio rimarrà scritta negli annali. Centinaia di ragazzi delle classi superiori di Termoli, Larino, Campobasso, e qualcuno da fuori regione, hanno gioito, unitamente a dirigenti scolastici, professori, appassionati, studiosi, all’apertura di una mostra che non può non essere visitata e non può non essere decantata. Opere mirabili, esaltazione del bello e di materiale umano intriso di notevole, abile, lodevole e prezioso lavoro ed amore, una ritrovata voglia di esternare il proprio io, lettere e scritti che sanno di altri tempi. Tutto di un fiato e senza pigrizia, le opere esposte volgono all’unisono verso quella finestra aperta al mondo e gridano libertà di espressione, di idee, di amore. Dal Liceo Scientifico al Classico, dall’Istituto d’Arte alle Scuole Medie, alla Biblioteca Apostolica Vaticana, per un “escursio” grafologico di rara intensità e poi immergersi insieme a scrittori e relatori di fama quali Francesco Paolo Tanzj, Federica Fava del Piano, Silvana Madia, accompagnati nella lettura dalla voce di Michela Cirella, sapientemente governati nelle parole e nel tempo dall’ottima Paola Di Sabato, nella decantazione del segno, della storia, del senso, trasportati nell’etere dalla sapiente critica di Giorgio Palmieri. Giovanna Greco ha avuto il merito di aver allestito, insieme a Maria Pia Menichetti, una mostra fantastica che ha fatto tornare i presenti in un passato che sicuramente proietterà in un futuro migliore.