“Il diritto allo studio in Molise è garantito in ritardo e grazie ai ricorsi di Target Unimol”. E’ proprio il gruppo di rappresentanza studentesco ad accendere nuovamente i fari sulla querelle con Regione ed Esu inerente i ritardi nei pagamenti delle borse di studio. “Siamo arrivati al secondo episodio della vicenda, ad un passo ormai dal contenzioso legale, tra gli studenti dell’Università degli Studi del Molise e l’Amministrazione Regionale per il Diritto allo Studio. L’anno scorso Target Unimol presenta alla Regione un’istanza corredata di centinaia di firme e casualmente dopo pochi mesi vengono messi in pagamento alcuni rimborsi agli studenti, arretrati da anni. Nel mese di marzo Target Unimol presenta un’ulteriore diffida alla Regione, questa volta anche con l’assistenza dell’Avvocato Stefano Russo dello Studio Legale Abbamonte, che prospettava un’azione legale in mancanza di pagamento. Proprio a ridosso della scadenza che avrebbe prodotto l’avvio del ricorso, è stato annunciato che saranno messe in pagamento le dovute spettanze. Casualmente. Si parla di varie tipologie di somme da erogare agli studenti, dalle borse di studio, alle borse Erasmus, ai rimborsi per la tassa regionale e per il servizio mensa. Sempre casualmente all’indomani della delibera dell’Amministrazione, è stato contattato lo Studio Legale Abbamonte da un Dirigente della Regione Molise per evitare che venisse attivata l’azione legale e per dire che il pagamento non avverrà immediatamente. Come di consueto il Presidente dell’ESU, anche sindaco di Capracottta, Candido Paglione, svegliato ancora una volta dagli studenti Unimol, annuncia la cosa come frutto delle sue grandi doti politiche ed amministrative dicendo che il risultato è stato raggiunto “grazie ad un lavoro paziente e minuzioso, spesso in silenzio e con tenacia” e regalandoci anche una metafora marinaresca dicendo che loro sono “riusciti a rimettere la nave sulla giusta rotta”. Non è mancato nemmeno il commento di alcuni rappresentanti degli studenti che si sono impropriamente assunti dei meriti in quanto si dichiarano “presenti, propositivi e sempre pronti a risolvere ogni problematica!”. Siamo abituati a leggere questi discorsi da grandi statisti, ma sappiamo anche che la situazione è diversa. L’ESU non ha recuperato il rapporto di fiducia con gli studenti, nonostante i nostri inviti al dialogo e l’unica via per raggiungere i risultati è stata quella legale. Per la rappresentanza studentesca molisana questo risultato è davvero storico. Target Unimol per la prima volta ha fatto in modo che la legge venisse rispettata. Purtroppo c’è stato bisogno di intraprendere azioni legali, quando avremmo preferito fosse frutto di dialogo tra le parti e buone pratiche amministrative. Evidentemente non ci meritiamo dei buoni amministratori. Ci teniamo almeno a non farci raccontare versioni edulcorate della realtà. Esprimiamo grande soddisfazione per aver assicurato un risultato, buono per tutti, indistintamente. D’altra parte auspichiamo che gli studenti usino come criterio di scelta dei propri rappresentanti l’impegno concreto e i risultati raggiunti”.
Il fatto. Il 7 marzo scorso 10 rappresentanti Target Unimol hanno inviato formale diffida alla Regione con la quale si chiedeva l’immediato pagamento dei rimborsi, altrimenti dopo 90 giorni sarebbe scattato il ricorso alla commissione tributaria. Il 5 giugno, esattamente dopo 90 giorni, la Regione fa un comunicato su tutti i giornali preceduto dalla delibera in CdA dell’ESU. “I rappresentanti che hanno promosso la diffida si sono presi l’onere di dare un contributo economico per l’assistenza di un legale e con tutti i rischi del caso, tutto questo per onorare la carica da rappresentante e per tutelare tutti gli studenti”, fanno sapere gli studenti del Target Unimol. Gli istanti sono: Angelo Viscusi, Angelino Colamarino, Diego Moro, Luca Sacco, Gaetano Robustelli, Giovanni Fielli, Massimo Pezzullo, Angelo Aloisio e Gennaro Arietano.