Un Molise che emerge a livello nazionale con il 19° posto del Comune di Gambatesa nella graduatoria del concorso bandito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la concessione di risorse destinate alla riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate (annualità 2015). Un risultato eccellente, considerato che dei 451 progetti in concorso, solo 46 sono stati ammessi a finanziamento, con importanti capoluoghi di Regione e Provincia, quali Livorno, Bologna, Roma, Venezia, Foggia, ampiamente distanziati in classifica dalle posizioni beneficiarie. Gambatesa è il terzo comune più piccolo, nonché l’unico del Molise, ad accedere alla ripartizione, aggiudicandosi il massimo dell’importo ottenibile, pari a 2 mln di €. “Un risultato inaspettato e di grandissima importanza per il futuro del nostro paese che premia le scelte progettuali di un’amministrazione dinamica e lungimirante capace di associare la promozione turistica e culturale del territorio all’impegno nel sociale a favore delle fasce più deboli della popolazione”- commenta un’emozionata Carmelina Genovese, sindaco di Gambatesa in carica dal 2014, che ci tiene a sottolineare come gli interventi previsti, creando nuova occupazione, possano fungere da argine allo spopolamento, invertendo una tendenza regressiva in atto da decenni. Il progetto consiste nella riattivazione strutturale dell’ex edificio scolastico, ormai fatiscente, destinato diventare hub di erogazione di una serie di servizi sociali innovativi finalizzati al miglioramento della qualità di vita dei residenti: assistenza, fitness, wellness, ortoterapia, musicoterapia, officine artigiane per un target variegato che spazia dagli anziani ai disabili, dai giovani ai migranti in contiguità con la progettualità diffusa del distretto del benessere, da anni in corso nell’area del Fortore. Già polo di eccellenza per la riabilitazione psico-sociale e per l’accoglienza ai richiedenti asilo, Gambatesa si candida quindi ad ampliare la propria offerta di servizi sociali sul territorio perseguendo la strada sviluppo sostenibile confacente alle peculiarità culturali del territorio.