Il Comitato Pro Trignina torna alla carica contro i presunti autovelox illegittimi e stavolta prende di mira la postazione autovelox della Polizia Municipale del Comune di Vinchiaturo. “Ricordiamo i precedenti che la postazione nella più completa illegalità derivante da tutta una serie di fatti e rilevazioni mosse dal Comitato anche attraverso una perizia tecnica produsse i ricorsi che furono tutti ammessi dalla emerentissima Prefettura di Campobasso”, scrive in una nota l’associazione. Il presidente Antonio Turdò, in passato e in seguito ad una conferenza stampa, venne querelato dal sindaco di Vinchiaturo, vicenda che si concluse con un’archiviazione, motivate dal gip con la seguente formula: “Le numerose condotte dell’indagato Turdò Antonio, vanno, pertanto, inquadrate nell’ambito dell’esercizio del diritto di critica di cui agli artt. 21 Costituzione e 51 c.p.” Oggi il Pro Trignina punta ancora il dito contro la nuova postazione. “Stamani – continua – si continua a fare postazione autovelox senza la macchina, senza il vigile visibile e senza nessuna nuova cartellonistica che stia ad indicare un cambio di passo nella gestione degli autovelox. Dopotutto su questo autovelox della discordia il Comune continua a perdere i ricorsi ma si ostina a fare le multe. Come controllato ripetutamente, la postazione non rispetta la triade richiesta ed invocata dalla Direttiva Maroni, cioè che devono essere visibili sia l’autovelox , sia il vigile che la macchina di servizio, invece come riscontrato il vigile si imbosca dentro la macchina anch’essa imboscata”.