“Il governatore Frattura esprime soddisfazione per il fatto che il Governo non ha impugnato la legge istitutiva di Egam: e ci mancherebbe pure che fosse impugnata!”. Ironizza così il consigliere regionale 5 Stelle Antonio Federico dopo il via libera da Roma al provvedimento che istituisce il nuovo ente che dovrà gestire il servizio idrico integrato della regione. “Parliamo infatti di una legge arrivata con oltre due anni di ritardo, dopo l’annullamento di un primo provvedimento da parte del Tar e dopo una seduta fiume di Consiglio regionale, durata un mese a causa di continui aggiornamenti per via di una ‘maggioranza non sempre maggioranza’. Vedere riconosciuta la legittimità della legge era il minimo ed è una cosa che ci si deve aspettare sempre da un organo legislativo pagato fior di quattrini e che quando toppa rischia di fare danni grossi, come per la recente pronuncia della Corte Costituzionale sulle competenze di Arpa, di cui torneremo presto a parlare. Il governatore, magari, avrebbe potuto far ricorso alla stessa astuzia utilizzata per blindare con legge la privatizzazione della Sanità molisana anche nel caso della gestione pubblica del bene Acqua. Sarebbe bastato approvare la nostra proposta che prevedeva già da subito la costituzione per legge di un soggetto pubblico a cui i Comuni avrebbero potuto affidare la gestione del servizio idrico integrato. Ma evidentemente la volontà era un’altra.”