Agricoltura e pesca, Molise verso realizzazione di bio-distretti

Un Bio-distretto è delimitato da un’area geografica in cui gli operatori del settore primario, del turismo, della cultura, dell’enogastronomia nonché associazioni, pubbliche amministrazioni e semplici cittadini, stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio). Il concetto di risorsa è molto vasto perché non può fare a meno di includere il patrimonio ambientale, storico, archeologico e delle tradizioni. Anche il Molise potrà dotarsi di una legge che ne regolamenti la costituzione e che ne sostenga le attività per garantire un migliore risultato al lavoro che i territori interessati intraprenderanno. Il consigliere regionale Monaco è il primo firmatario di una proposta di legge di istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità, dei bio distretti e dei distretti della pesca e dell’acquacoltura di qualità che è in esame presso la seconda commissione consiliare e che verrà discussa già la prossima settimana. “Ho ritenuto doveroso – spiega Monaco – dare la possibilità ai nostri agricoltori di mettere in comune, in forma organizzata, quel valore aggiunto costituito dalle colture biologiche, l’attenzione all’ambiente ed il rispetto dei beni disponibili (terra, acqua ed energia). Sono molte le esperienze biologiche e di qualità presenti nella nostra regione, ma è evidente che gli operatori non devono essere lasciati da soli anche perché le loro scelte vanno a vantaggio di tutto il territorio e dell’economia molisana. Sono convinto – conclude Monaco – che il Molise abbia caratteristiche peculiari che si evidenziano nel rapporto fra prodotto e territorio e che la concertazione tra imprenditori, associazionismo e enti pubblici possa essere veramente il mezzo per farle emergere e rendere ancor più significativa l’intera filiera anche sotto l’aspetto economico. Dico questo perché l’esperienza dei bio-distretti in altre regioni italiane, avviate da diversi anni, sta già portando buoni frutti e credo che il Molise non sia da meno, anzi mi auguro che possa scoprire in questo modo la sua vocazione più profonda”.

 

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