Ultim’ora. Uccide paziente con l’acido cloridrico, arrestata infermiera

Svolta nelle indagini, una infermiera 45enne, in servizio presso l’Ospedale di Venafro, in provincia di Isernia, è stata arrestata dai Carabinieri di Venafro a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Isernia, in quanto ritenuta responsabile di omicidio volontario, avendo somministrato ad un paziente 76enne, padre di una sua collega, ricoverato per un ictus, dell’acido cloridrico, causandogli gravi lesioni al cavo orale che portavano al decesso dell’anziano  dopo atroci sofferenze. A seguito della riduzione di organico prevista dal suddetto Ospedale, l’infermiera aveva ricevuto un provvedimento di trasferimento, per il quale maturava l’idea dell’efferato delitto in quanto si riteneva danneggiata a favore della collega, figlia della vittima, che proprio per la grave situazione di salute del genitore aveva beneficiato del fatto di rimanere nell’organico. Ulteriori dettagli saranno resi noti questa mattina in una conferenza stampa presso la Procura di Isernia.

Aggiornamenti. Si chiama Anna Minchella, 45enne, infermiera presso l’Ospedale SS. Rosario di Venafro, la donna arrestata per omicidio volontario dai Carabinieri. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dal Procuratore di Isernia Paolo Albano e dai vertici del Comando provinciale di Isernia dei Carabinieri. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Isernia, è stata eseguita questa mattina all’alba presso l’attuale domicilio dell’infermiera “killer”, nel comune di Ciorlano, in provincia di Caserta. La donna è stata trasferita presso il carcere femminile di Pozzuoli. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri di Venafro, con l’ausilio del Nucleo Investigativo di Isernia e del RIS di Roma, coordinate da questa Procura della Repubblica, l’infermiera, nel pomeriggio del 22 giugno dello scorso anno, si introduceva all’interno del reparto di lunga degenza, iniettando, con una siringa a spruzzo nel cavo orale di un paziente ricoverato per ictus, Celestino Valentino, 76enne di Pratella (in provincia di Caserta) acido cloridrico, che gli causava gravissime lesioni agli organi interni, per le quali decedeva dopo una settimana di atroci sofferenze, presso l’Ospedale Civile di Isernia, dove era stato successivamente trasferito. Il movente dell’omicidio, ricostruito nel corso dello sviluppo delle attività investigative, rivelatesi particolarmente complesse, appare riconducibile al sentimento di vendetta maturato a seguito di un provvedimento di trasferimento per riduzione di organico, dall’Ospedale di Venafro a quello di Isernia, che l’infermiera non accettava mettendosi in aspettativa, ritenendo di essere stata in qualche modo danneggiata a vantaggio di una sua collega, anch’essa in servizio presso il medesimo Ospedale, figlia della vittima, che proprio per la grave situazione del genitore, a differenza sua, non era stata trasferita.

 

 

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