Si è svolto ieri pomeriggio al Circolo Sannitico di Campobasso l’atteso e importante incontro culturale di cui è stato protagonista e relatore d’eccezione il fisico Luiz Roberto Evangelista, illustre accademico e scienziato di fama internazionale, la cui famiglia è originaria del comune di Toro che, peraltro, nel 2015, lo ha insignito della cittadinanza onoraria. L’incontro, dal titolo “Tempora sunt tria: riflessioni sul tempo nella fisica, filosofia e letteratura” è stato organizzato dal Centro Studi Molisano e dal Lions Club di Campobasso. Dopo i saluti del presidente del Lions Club di Campobasso, Francesco Ferrauto, ha preso la parola il prof. Giuseppe Reale, presidente del Centro Studi Molisano, che nel corso della sua relazione introduttiva ha toccato alcuni dei principali problemi riguardanti il tempo e ha sollevato alcune domande che da sempre accompagnano il cammino dell’uomo. Quando ha avuto inizio il tempo? Il tempo avrà una fine? E’ possibile spostarsi o “viaggiare” nel tempo? Il tempo scorre, oppure l’idea di passato, presente e futuro è soggettiva, frutto di una suggestione ad opera dei nostri sensi? Il tempo può essere concepito in senso lineare, ciclico oppure a spirale? Il prof Reale ha poi ripercorso il pensiero di filosofi, scienziati, teologi, poeti e scrittori che, a partire dall’antichità e sino alla fine del ‘900, hanno affrontato il tema del tempo in trattati, studi, scritti, poesie, riflessioni e approfondimenti. E’ stato quindi rapidamente ripercorso il pensiero di illustri personaggi quali Platone, Aristotele, Seneca, Plotino, Sant’Agostino, Kant e molti altri. Il prof. Reale ha poi approfondito le riflessioni sul tempo formulate da Dante, da Marcel Proust e da Gabriele D’Annunzio. Nell’ultima parte della relazione il tema del tempo è stato esaminato nell’ambito del pensiero di scrittori e registi, analizzando il significato del noto romanzo “La macchina del tempo” di Herbert George Wells, cui è ispirato il celebre film del 1960 “L’uomo che visse nel futuro”, diretto dal regista George Pal. Reale, infine, ha concluso il suo intervento introduttivo richiamando il pensiero di Papa Francesco sul tempo e, in particolare, citando l’enciclica “Lumen Fidei” e l’esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, in cui il Pontefice formula chiaramente uno dei postulati cardine, secondo il quale “Il tempo è sempre superiore allo spazio”. La parte centrale dell’incontro è stata caratterizzata dalla lectio magistralis del prof. Luiz Roberto Evangelista che ha ripercorso in oltre un’ora di conversazione ben due millenni di pensiero sul problema del tempo, sugli interrogativi che il concetto di tempo pone all’uomo e sul modo stesso di concepire il tempo, analizzando dettagliatamente le diverse concezioni al riguardo, ossia quella lineare, quella circolare e quella a spirale. Ha poi ripercorso il pensiero e le teorie di molti autorevoli scienziati (Copernico, Newton, Galileo Galilei, e molti altri) fino a giungere al punto di svolta costituito dalla rivoluzionaria formulazione della teoria della relatività (prima “ristretta”, nel 1905, e poi “generale”, nel 1916) di Albert Einstein (1879-1955), secondo la quale il tempo non è assoluto, ma dipende dalla velocità (quella della luce è una costante universale) e dal riferimento spaziale che si prende in considerazione Al termine della relazione di Evangelista, che ha ricevuto il plauso e l’apprezzamento da parte di tutti i presenti, si è aperto un ampio spazio di discussione e di dibattito con vari interventi e domande da parte del pubblico.