Il movimento politico Idea prepara la ‘Grand Coalition’ di centrodestra in vista delle elezioni regionali e chiama i partiti a prendere posizione. L’appello è soprattutto al Movimento Nazionale per la Sovranità, dopo l’episodio al Comune di Bojano, dove Anna Carmen Perrella, eletta con la lista di Massimo Romano ma passata coi sovranisti di Carlo Perrella, è entrata nella giunta Di Biase, votando il bilancio redatto dal commissario prefettizio e salvando l’amministrazione. Il coordinatore regionale Maurizio Tiberio, il coordinatore provinciale Mario Colalillo e l’ex presidente della Provincia di Campobasso nonché membro della direzione nazionale di Idea Rosario De Matteis in una conferenza stampa hanno in qualche modo lanciato la carica anti-Frattura sul fronte opposto a quello dell’Ulivo 2.0 di Ruta e Leva. “Vogliamo capire con chi sta il Movimento per la Sovranità, se appoggia o meno l’amministrazione di Bojano, che fa riferimento a Frattura”, ha detto Colalillo. “Grand Coalition non vuol dire grande ammucchiata – ha spiegato Tiberio, – siamo in una fase di emergenza e servono soluzioni adatte al caso, avviando un confronto con tutti. Di certo non faremo alleanze con Pd e Movimento 5 Stelle”. Per De Matteis la persona da candidare va pescata dalla società civile, in particolare una figura che ha combattuto per difendere l’autonomia regionale. Esclusi, quindi, nomi noti come quello dell’ex governatore Michele Iorio. “Dobbiamo fare un passo indietro per farne uno avanti, serve una spinta nuova”, ha sottolineato l’ex numero uno di Palazzo Magno. Nei prossimi giorni sarà presentato un mini programma che ruoterà su quattro temi: sicurezza, immigrazione, investimenti e sanità. E proprio su quest’ultimo argomento, Tiberio ha inviato una nota per denunciare quanto successo nell’ultimo consiglio regionale monotematico. “Probabilmente si è consumata nel consiglio regionale del Molise la pagina più buia della sua storia politica iniziata il giorno della sua autonomia”, le dure parole. “Dieci consiglieri regionali del cosiddetto centro sinistra a guida delle tre F, Facciolla, Fanelli e Frattura (in rigoroso ordine alfabetico) hanno “violentato” ed esautorato senza motivo il Consiglio Regionale del Molise dei suoi poteri, delle sue prerogative, della sua rappresentanza popolare. Per la prima volta nella storia della nostra giovane regione si è rinunciando al dovere di difendere senza se e senza ma l’autonomia della Regione contro il vigliacco accordo con il governo PD di Gentiloni sulla sanità. Un atto politico che certifica una volta e per sempre il tradimento del mandato elettorale che i molisani, ingenuamente ed in buona fede hanno dato a questa gente, che hanno raccontato solo menzogne, quasi cinque anni fa. Alla luce di questo ennesimo episodio, incontentabile, il nostro presidente nazionale Sen. Gaetano Quagliariello sta preparando le procedure per il ricorso alla Corte Costituzionale per la incostituzionalità dell’articolo 34 bis inserito nell’ultima manovra finanziaria correttiva e votato, con lo strumento della fiducia, pochi giorni fa dalla maggioranza di Gentiloni”.
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