Grande partecipazione anche all’incontro promosso a Trivento, nell’ambito del Progetto “Ricerca e Prevenzione in Molise”, ieri 27 luglio. Circa 450 prestazioni erogate tra visite cardiologiche, controllo pressione arteriosa, elettrocardiogramma e misurazione non invasiva della saturazione dell’ossigeno a livello periferico. Esami da cui è possibile rilevare parametri clinici importanti, che a volte possono essere un “campanello d’allarme” soprattutto per le malattie cardiovascolari. A circa il venti per centro dei partecipanti è stato, infatti, consigliato di effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici, confrontandosi con il proprio medico di famiglia. Una ulteriore conferma del successo dell’iniziativa promossa dalla Fondazione “Giovanni Paolo II” sul territorio, che riscuote sempre grande interesse da parte della popolazione. Soddisfatto anche il sindaco di Trivento, Domenico Santorelli. “Con molta gioia costatiamo che c’è stata una grossa partecipazione dei nostri concittadini e dei paesi limitrofi”, commenta il primo cittadino. “Ringraziamo la Fondazione per aver promosso questa importante iniziativa di carattere sociale sul territorio”. Il Comune ha concesso il patrocinio all’evento e messo a disposizione i locali della Sala polifunzionale allestiti per l’occasione come ambulatorio. Malattie cardiovascolari: le statistiche italiane. In Italia la mortalità totale in poco più di 30 anni si è dimezzata (-51% tra il 1980 e il 2016) e le malattie cardiovascolari sono quelle che più hanno contribuito a questo successo (- 63% la mortalità per cardiopatia ischemica; -70% mortalità per malattie cerebro-vascolari). Le malattie cardiovascolari rappresentano tuttavia ancora la principale causa di morte per gli italiani. I dati ISTAT nel 2016 evidenziano che queste patologie contribuiscono per il 37% alla mortalità totale (41% nelle donne e 34% negli uomini); le malattie ischemiche del cuore determinano il 12% della mortalità totale (11% nelle donne, 13% negli uomini) e quelle cerebrovascolari il 10% (11% nelle donne e 8% negli uomini). E’ importante sensibilizzare la comunità a prendersi cura della propria salute, iniziando proprio dalla prevenzione, che rimane l’arma vincente per sconfiggere alcune patologie importanti. La prevenzione delle malattie cardiovascolari permette infatti di salvare molte vite, come sottolineano chiaramente i dati disponibili. Secondo l’OMS, in tutto il mondo, il 62% degli infarti sono dovuti alla pressione alta non curata. E il colesterolo in eccesso è responsabile del 56% degli attacchi di cuore e del 18% degli ictus. Decisamente dei buoni motivi per pensarci prima. Tutto questo è stato possibile grazie soprattutto, all’impegno dell’equipe Cardiologica e degli Infermieri professionali. Molti esami sono stati effettuati proprio dagli infermieri che in passato ricoprivano negli ambulatori ruoli puramente esecutivi. Oggi la professione infermieristica è stata notevolmente valorizzata: sono tutti laureati con una formazione altamente specialistica e anni di esperienza sul campo. Oggi questi professionisti sono in grado di ricoprire ruoli sempre più attivi e autonomi fino alla conduzione di alcuni ambulatori o di percorsi assistenziali costruiti al loro interno. Queste strutture sono in grado di erogare numerosissime prestazioni, come medicazioni, stomie, posizionamento di cateteri etc. etc. anche a domicilio.
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