La Sea comunica di aver inviato una lettera in cui si invita uno dei Comuni limitrofi al capoluogo molisano di voler collaborare per evitare il conferimento dei rifiuti dei propri residenti nella città di Campobasso. Alcuni Comuni confinanti con il capoluogo, come Oratino e Ferrazzano (e prossimamente anche Ripalimosani), infatti, hanno già avviato la raccolta differenziata porta a porta, l’azione sulla quale stanno lavorando anche l’azienda municipalizzata e il Comune di Campobasso. Sempre di più, nelle ultime settimane, sono stati i reclami dei cittadini del capoluogo, residenti nelle aree di raccordo tra Campobasso e i centri limitrofi, rispetto a un fenomeno, quello del conferimento dei rifiuti dei non residenti in città, sempre più diffuso. “Solo per citare un paio di esempi”, spiega la Sea.“Nel mese di giugno abbiamo registrato un aumento mensile del conferimento dei rifiuti in contrada Coste d’Oratino pari a 45 tonnellate; a maggio, invece, nell’area di Vazzieri il maggior conferimento, rispetto ai mesi precedenti e a un trend, sostanzialmente, sempre costante, è stato, addirittura, di 90 tonnellate. Le aree di conferimento dei rifiuti – precisa la Sea – sono tarate, secondo il calcolo dei residenti. Il modus operandi dei non residenti a Campobasso porta con sé diverse conseguenze: l’aumento dei costi a discapito dei residenti di Campobasso, lo scempio ambientale con tutti i problemi di igiene, a causa dell’abbandono dei rifiuti davanti ai cassonetti per l’insufficienza volumetrica degli stessi, caricati da un numero di cittadini abnorme rispetto alla popolazione residente, oltre ai disagi logistici per i singoli operatori della Sea, costretti a recarsi alla discarica anche tre volte al giorno. Sicuri di una collaborazione da parte dei sindaci dei Comuni vicini al capoluogo molisano, auspichiamo che anche i cittadini ravvedano le proprie abitudini”.