Ripartire dalla base e invertire la rotta di un futuro non a portata di mano. Questa mattina alcuni dei rappresentanti del nuovo Ulivo 2.0 hanno presentato i forum tematici su cui basare il programma in vista delle elezioni regionali e la casella di posta elettronica (ulivo2.0@gmail.com) a cui ogni cittadino interessato potrà inviare il proprio contributo. Priorità al lavoro e alle politiche sociali. Poi salute, qualità della vita e dei servizi, sport e prevenzione. Al terzo punto le attività produttive (politiche industriali, agricole, artigianali, del commercio e turistiche). Poi cultura, scuola, università e formazione, molisani nel mondo. Infine ambiente e territorio, infrastrutture materiali e immateriali, mobilità e politiche energetiche. “Siamo contro ad un vecchio modo di fare politica – ha detto Vincenzo Notarangelo, – partiamo dai bisogni e dalle idee dal basso, magari potranno essere anche discordanti, poi ci metteremo intorno ad un tavolo per armonizzare le discrepanze”. “Ragioniamo su quello che abbiamo e non su quello che vogliamo – il commento di Nicola Macoretta. – Negli ultimi anni sono stati creati danni enormi a diversi settori, il primo la sanità, ma anche le infrastrutture. Basti pensare al sistema ferroviario. La tratta Campobasso-Termoli non esiste più. Siamo una regione isolata”. Soni intervenuti anche Carmine Trematerra e i parlamentari Danilo Leva e Roberto Ruta, questi ultimi due registi della nuova formazione politica. Ancora nessun nome in merito al futuro candidato presidente. “Garantiamo massima partecipazione sia sul programma che sulle candidature”, ha spiegato Ruta. “Non ci va di mettere dentro chiunque. A fine agosto nel corso dell’assemblea plenaria in cui saremo circa duecento persone decideremo le modalità di selezione e i tempi di redazione della proposta programmatica”. Poi la ragione circa la scelta del nome del nuovo movimento. “2.0 inteso come innovazione. Qualcuno ci chiederà: perché non 3.0 o 4.0, visti i passi in avanti degli ultimi anni? Perché si tende ad andare verso la dematerializzazione e noi non vogliamo dematerializzarci, vogliamo essere uniti e concreti”. Su un possibile riavvicinamento a Frattura, cosa che il governatore avrebbe visto come possibile, Leva è stato chiaro. “Frattura ritirasse il Programma Operativo sanitario e potremmo iniziare a ragionarci su. Per creare alleanze bisogna partire dalla politica non dai luoghi o dalle stanze”.
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