“Leggere le dichiarazioni rese dal Sindaco di Civitacampomarano, rispetto alla questione SP 163 e, più in genere, dei problemi legati al dissesto idrogeologico del Comune, è sorprendete. Ma lo è principalmente per il tono utilizzato e per alcune amnesie che il primo cittadino evidentemente manifesta”. A dichiararlo è l’assessore regionale Pierpaolo Nagni. Nel triennio 2014-2017, spiega il componente della giunta, il Comune di Civitacampomarano ha ricevuto dalla Regione Molise 400.000 euro per la sistemazione dei dissesti idrogeologici riguardanti la strada di Bonifica Montana “Colle D’Ambra” tra i comuni di Civitacampomarano e Palata (intervento concluso); 250.000 euro per il ripristino opere idrauliche “Vallone grande” e 2.000.000 di euro per il completamento della strada “Colle D’Ambra”. Oltre ai recenti 196.000 euro per il monitoraggio del dissesto ed i 40.000 euro per la fornitura dei moduli destinati a deposito di beni dei cittadini evacuati, stanziati dalla Protezione Civile. “Se sommiamo quanto la Regione ha destinato al Comune di Civitacampomarano, sulla base delle sue precise richieste, non ce la sentiamo di definirci, assenti, sordi, irrispettosi delle istanze altrui, voltati di spalle alle necessità degli abitanti. Il Sindaco parla di mesi di incontri e telefonate inevase, di appuntamenti mai accordati. Bene, allora il 10 agosto scorso, ossia 15 giorni fa, io e il Dirigente della Protezione Civile regionale, Giuseppe Pitassi, nel nostro sopralluogo a Civitacampomarano abbiamo parlato con un sosia del sindaco. Ma tornando ai fatti, quelli veri, in quella sede con Pitassi abbiamo preso ulteriori impegni concreti, consapevoli di quanto la situazione sia seria e necessaria di ulteriori interventi. Sulla questione viabilità della S.P. 163, bene ha fatto la Provincia, anche su mio suggerimento, a creare il senso unico alternato su quei pochi metri di strada interessata da alcuni cedimenti, per garantire la sicurezza dei cittadini e degli automobilisti. Rispetto alle risorse per l’autonoma sistemazione, invece, siamo prossimi alla definizione del contributo. Su questo tema, inoltre, abbiamo coinvolto anche il Ministero dell’Ambiente con il quale a settembre ragioneremo ancora per richiedere economie aggiuntive da destinare a Civitacampomarano. Sono percorsi istituzionali che, per quanto legati a una situazione emergenziale, hanno iter e tempi che un sindaco generalmente conosce. Dunque, questo lassismo e noncuranza imputata alla Regione Molise, onestamente, sta stretta. Anche perché proviene da chi dovrebbe “per missione” essere da stimolo e da pungolo quando serve, ma mediatore tra Enti e soprattutto figura rassicurante per la sua comunità, non il contrario. È in questi momenti difficili, molto difficili, per gli abitanti di Civitacampomarano in cui il primo cittadino, che in questo caso è un DISASTER MANAGER, deve mostrare la sua capacità negoziatrice, la sua adeguatezza, la sua abilità nel gestire il rischio, appunto. Tanto detto, il nostro impegno resta immutato nei confronti degli abitanti di Civitacampomarano e la sua amministrazione, a cui confermiamo massima attenzione e responsabilità, con l’augurio che Paolo, esperto di emergenza e di rischio, mostri in questa circostanza anche le sue abilità di gestione delle emozioni.”
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