La Polizia di Stato informa che nei giorni scorsi si sono verificati alcuni tentativi di truffa in danno di persone anziane con il metodo della finta spedizione di un pacco da consegnare a figli e nipoti o, comunque, familiari, non andati a segno perché le vittime si sono accorte dell’inganno e hanno avvisato prontamente le forze dell’ordine. Su tali episodi sono in corso specifiche e mirate attività d’indagine da parte della Divisione Anticrimine della Questura di Campobasso, che già alcuni mesi fa ha arrestato un gruppo di soggetti provenienti dalla vicina Campania, dediti a perpetrare questa particolare tipologia di reato. Spesso i ladri si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas, della luce ecc. ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, e particolarmente gentile. Si presenta come funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’Inps, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, e talvolta anche come un appartenente alle forze dell’ordine, un falso prete o un sedicente missionario. Occorre ricordare che di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso (apposto al portone di un palazzo o comunicato al portiere) che indica il motivo, il giorno e l’ora della visita del tecnico e nessun ente manda personale a casa per verificare l’eventuale presenza di banconote false, scusa solitamente utilizzata per vedere dove una persona conserva il denaro in casa. Pertanto, si rammenta di non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa, soprattutto se le visite avvengono in orari inusuali, specialmente se in quel momento si è soli in casa; se possibile, è opportuno controllare dallo spioncino e aprire la porta col catenaccio attaccato, chiedendo al funzionario un tesserino di riconoscimento. Le vittime più colpite, come dimostrano le denunce, sono le persone di età compresa tra i 60 e i 90 anni. La fiducia nei funzionari pubblici viene così tradita da chi si presenta così per poi rubare soldi, orologi o altri gioielli. Le raccomandazioni sui comportamenti da assumere dinanzi a tali figure delittuose consistono nell’evitare di custodire valori e contanti in abitazione, mantenere riservate le utenze telefoniche fisse e avvisare tempestivamente le Forze di Polizia quando si è al cospetto di persone estranee che tentano di consegnare pacchi o plichi. Si informa che sono in atto controlli diretti a prevenire e reprimere tali fenomeni delittuosi. La Polizia di Stato ringrazia i cittadini e invita a segnalare qualsiasi persona o situazione sospetta al 113.
Nuovi casi di ‘truffa del pacco’, colpi sventati in extremis
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