Anche il presidente di Confprofessioni Molise, Riccardo Ricciardi, interviene a seguito della relazione presentata in Parlamento da parte della DIA circa le infiltrazioni mafiose in regione. “Fenomeni che preoccupano e che dovrebbero sollecitare interventi immediati – ha sottolineato il vertice della Confederazione molisana, Ricciardi. – La presenza di associazioni malavitose su un territorio già in crisi rende ancora più difficile la ripresa economica. D’accordo con il rafforzamento dei presidi di polizia e di giustizia ma anche con una mobilitazione generale. Qualsiasi episodio di stampo mafioso va scongiurato. Il tessuto imprenditoriale regionale va aiutato scansando la cultura affaristica e consentendo che anche i liberi professionisti operino liberi in quella che è sempre stata definita una ‘isola felice’. Il Molise è stato costantemente visto come un territorio appetibile e, proprio per questo le istituzioni devono intervenire e i liberi professionisti devono osservare con il massimo impegno gli obblighi antiriciclaggio. Il Molise è al confine con la Campania e la Puglia e nel secondo rapporto semestrale della Direzione Investigativa Antimafia si evidenzia l’attenzione da parte delle cosche della n’drangheta alla regione, in particolare al territorio costiero”.
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