“Se dal 2003 ogni promessa fatta sulla nostra scuola fosse stata mantenuta, oggi di sicuro avremmo avuto il nuovo plesso perfettamente funzionante secondo le normative vigenti, anziché chiusa perché pericolosa dal punto di vista sismico”. È uno dei passaggi della nota consegnata, insieme con circa 165 tessere elettorali, dai componenti del Comitato della scuola ‘Mascione’ di Campobasso al Prefetto Maria Guia Federico. La scuola fu danneggiata dal terremoto del 31 ottobre 2002. Questa mattina a Campobasso, in piazza Pepe, davanti alla sede della Prefettura, la raccolta dei documenti elettorali. “Un atto forte e significativo – spiegano genitori e residenti – per manifestare la totale sfiducia all’amministrazione comunale rivelatasi poco attenta a problematiche sociali così importanti”. Quando da Palazzo San Giorgio arriveranno azioni significative, i cittadini potrebbero valutare di riprendere le loro tessere. Dopo il sit-in in piazza una delegazione del Comitato è stata accolta dal Vicario Pierpaolo Pigliacelli. La scuola di ‘Mascione’ è stata chiusa nel novembre del 2016 per ragioni di sicurezza nel periodo del caos scoppiato sul caso della scuola ‘Don Milani’. Per il reperimento dei fondi il Comune ha acceso un mutuo con la Banca Europea (fondi Bei) che potrà essere concesso fra due anni. Di conseguenza gli studenti sono destinati ad ‘emigrare’ in altri edifici per lo svolgimento dell’attività didattica. La gestione della faccenda non è andata giù ai genitori degli alunni che a pochi giorni dal primo suono della campanella hanno così deciso di dare vita ad una protesta eclatante.
(foto Ansa)