Com’è venuto fuori dalle cronache nazionali, sul presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini è stato aperto un fascicolo per attentato alla Costituzione Italiana e istigazione a delinquere, dopo l’esposto di un imprenditore di Cassino. Titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Arianna Armanini, che in Molise è nota per aver svolto servizio nella seconda parte del decennio scorso presso la Procura di Larino, coordinando e prendendo parte a numerose inchieste locali, dal delitto di Ururi ai danni di un pensionato al processo Black Hole. Nata a Roma, classe ’73, Armanini è stata trasferita dal Molise al Tribunale di Cassino nel 2010. Il caso della Boldrini riguarderebbe l’inopportunità di un post su Twitter, pubblicato dalla presidente della Camera, in cui si invitava il popolo a cedere simbolicamente le quote di quella sovranità tanto cara agli italiani e punto cardine dell’articolo 1 della Costituzione. «Europa, resistenza a cedere quote sovranità. Ma il traguardo va raggiunto o prevarranno disgregazione e populismo». Frasi che, dopo la denuncia, sono state ritenute meritevoli di approfondimento da parte della magistratura, anche se al momento si tratta di un atto dovuto.