Termoli ha festeggiato la prima Festa della Mediterraneità tutta molisana e il riscontro non può che essere positivo. Il 16 e 17 settembre Termoli, grazie ad una sinergia tra associazioni e Comune di Termoli, con a capo l’associazione dei Borghi della Salute, promotrice dell’evento, ha visto nascere un format innovativo, partecipativo, coinvolgente, salutistico. Una grande festa che ha visto al centro della kermesse la Mediterraneità a tutto tondo. Musica, arte, cultura, cucina, salute, sport. Un progetto ambizioso, sposato dall’amministrazione termolese. La Mediterraneità come stile di vita che viene rivalutata e diventa esperienza, anima del territorio e salute. Una organizzata piazza Sant’Antonio che ha voluto riprendere la sua centralità vocativa, quella dell’incontro, del dialogo, degli spazi del divertimento e intrattenimento con i “Giochi di Strada” di una volta, col telaio, i giochi d’assieme, l’Emporio Collettivo e solidale, con un unico grande gazebo, dove le culture si sono interfacciate e confrontate. E poi la medicina, la cucina, la musica che ha fatto da contorno in maniera non-stop in tutti e due i giorni. Organetti, folk, musiche termolesi, danze, musiche d’altri tempi e contemporanee, serenate, teatro fisico e di figura, non tralasciando il salotto delle esperienze, riuscitissimo e molto partecipato, dove sono stati posto alla luce diversi problemi, dove i produttori hanno detto la loro, dove la politica ha svolto il compito che dovrebbe fare più spesso e sempre meglio. Un salotto che ha visto sedersi sulle poltroncine donne e uomini della politica del passato, del presente e del futuro in un contesto di dialogo e di reale interpretazione dando spazio alle idee e non alla partitocrazia referenziale. Un evento che nasce in Molise e che verrà esportato in tutta Italia e che ha visto già richieste da una parte dell’Europa Mediterranea. Un evento che ha voluto dar dimostrazione che innovare si può, che necessariamente occorre mettere in campo nuove iniziative, che con la voglia di tornare ad essere protagonisti del proprio stile di vita e della vita collettiva si possono superare indifferenze, dogmi ed essere #orgogliosamentemolisani. Una regia attenta, quale quella dei Borghi della Salute, con a capo Marco Tagliaferri, coadiuvato da uno staff di tutto rispetto – fra cui Melina Tanno, ambasciatrice della Cucina Molisana nel Mondo, le associazioni Liberi di Essere, Etnodanza Fontanavecchia, Luigi De Santis, i Gargarensi, Marco D’Aloia ed i suoi allievi, Francesco Scarselli, Nunzio Comodo, Lu Cuncertine, Michele e Cristina, il Pastore Mario Borraro, la famiglia Ciarmela, che ha dato dimostrazione di come sia importante produrre foraggi sani, il panificio Santeliano di Lucio Iamartino, che ha dato dimostrazione di come sia importante la lievitazione, il Terzo Millennio, la Misericordia, l’Avis, il Cammina Salute, Cantine Herrero, Aniad, Ipasvi, i Custodi del Territorio, l’Istituto Alberghiero di Termoli, le Guardie Ecologiche della Co.N.G.E.A.V., Monsieur David ed il suo teatro con i piedi, – ha reso il progetto un successo che mira alla salute, non dimenticando che la salute è nella ricerca del meglio e della volontà personale di vivere al meglio.