“Con deliberazione n° 188 del 12/09/2017, la Giunta Comunale, con i poteri del Consiglio, ha provveduto ad apportare una variazione di bilancio pari a complessivi 84.000,00 € per interventi in materia principalmente di edilizia scolastica”. A denunciarlo è il consigliere di Coalizione Civica a Palazzo San Giorgio Francesco Pilone. “A tal riguardo due considerazioni, una dal punto di vista metodologico e l’altra dal punto di vista strettamente di merito, sono necessarie. Per quanto riguarda il metodo, il continuo ricorso a variazioni di bilancio da parte della Giunta con i poteri del Consiglio rappresenta un atteggiamento non solo di abuso di potere da parte dell’esecutivo nei confronti dell’organo di programmazione, ma di arroganza politica permessa da una maggioranza consiliare che non è in grado di far valere il ruolo che le compete in materia di pianificazione economica e finanziaria. L’art. 175 del D. Lgs 267/2000, al secondo comma, stabilisce che la competenza della variazione di bilancio è in capo al Consiglio Comunale. Solo in casi d’urgenza, opportunamente motivata, recita il successivo comma quattro dello stesso articolo, “le variazioni di bilancio possono essere adottate dall’organo esecutivo, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell’organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell’anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine”. Nel caso di specie, e cioè nella delibera 188 dello scorso 12 Settembre, l’urgenza non è opportunamente motivata, nel senso che non si comprendono i motivi che hanno spinto l’esecutivo a deliberare sulla materia con i poteri del Consiglio. Mi spiego meglio. La Giurisprudenza consolidata conferma che l’opportuna motivazione dell’urgenza è legata al fatto che la Giunta, per l’improcrastinabilità della decisione di specie, delibera un atto con i poteri del Consiglio perché il Consiglio, per questione di tempo o per motivi superiori, non è nelle condizioni di esercitare la sua funzione… e quindi l’Esecutivo opera in sua sostituzione. Nella fattispecie, e cioè nella delibera n° 188/17, non si evincono i motivi dell’impossibilità temporale o di forza maggiore che impediscano al Consiglio Comunale di esercitare il suo ruolo. Perché il Consiglio non è stato convocato? Non vi erano scadenze perentorie per cui si perdevano eventuali fondi in entrata per cui un loro non inserimento in Bilancio, attraverso una variazione, avrebbe compromesso la riscossione degli stessi. Non solo! Il Consiglio Comunale si convoca in 3 giorni, tre giorni che non avrebbero compromesso nulla tenuto conto dei ritardi strutturali di questa amministrazione. Le motivazioni degli interventi da attuare attraverso la variazione, e passo al merito della questione, seppur urgenti, benissimo potevano essere prese in carico dall’organo competente, e cioè il Consiglio, che ne era titolare. Oltretutto parliamo di azioni legate a indagini geologiche e ad autorizzazioni per l’adeguamento alla normativa antincendio, relativamente a due distinti istituti, che da anni erano sotto osservazione da parte del Comune. Adesso è scattata l’urgenza? Addirittura tale da non poter convocare il Consiglio Comunale? E perché? A riguardo chiederemo lumi e faremo sentire la nostra voce contro questo atteggiamento per nulla rispettoso del ruolo dell’Assise Civica che merita deferenza, stima ed attenzione, anche perché non può essere relegata a semplice funzione di correttrice di bozze o peggio ancora di semplice convalida di scelte fatte da altri, oltretutto non titolati”.