Erano presenti anche i dirigenti dei sindacati dell’edilizia del Molise questa mattina a Roma al convegno nazionale promosso da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil dal titolo “Legalità. Una priorità per il settore delle costruzioni e per l’intero sistema Paese.” È stata l’occasione per presentare le proposte sindacali ai numerosi rappresentanti istituzionali che sono intervenuti, dal Vice Ministro degli interni al Direttore dell’Agenzia per i beni sequestrati, dal Direttore della Struttura Antimafia del sisma 2016 all’Ispettorato nazionale del lavoro. “I dati e le condizioni che riscontriamo in cantiere ogni giorno ci dicono che molto è stato fatto in tema di legalità ma non abbastanza ed una riflessione seria sugli strumenti di legge e sul ruolo delle parti sociali è necessaria per superare molte delle criticità esistenti. Perché senza l’azione del sindacato, in modo unitario e determinato, e della stessa Associazione dei costruttori, con cui da tempo intrecciamo impegni e strategie pur nel rispetto di ruoli e prerogative, non si accresce la consapevolezza sociale del rischio illegalità e non si contrastano i fenomeni negativi per la nostra economia.” Così sintetizza Roberto D’Aloia che della Feneal Uil molisana è il Segretario generale. Aggiunge il leader della Fillea Cgil Abruzzo e Molise, Silvio Amicucci: “Perché la legalità sia un fattore primario nello sviluppo del nostro paese (sviluppo economico di cui in Molise si avverte l’assoluta necessità) occorre un’azione congiunta contro l’illegalità e le infiltrazioni mafiose a sostegno dell’economia legale e della corretta competizione delle imprese. Noi ci battiamo anzitutto per la promozione ed il risanamento produttivo ed occupazionale delle aziende sequestrate e confiscate alla mafia, ma guardiamo anche oltre perché vogliamo un’edilizia che ritorni ad essere, anche da noi, fattore di sviluppo economico, creatore di opportunità occupazionali.” “Non sintetizziamo qui le tante proposte avanzate dal Sindacato quest’oggi a Roma, anche perché – preannuncia il referente molisano della Filca Cisl, Massimiliano Rapone – il nostro impegno, come organizzazioni sindacali degli edili molisani, è attualizzarle alla specifica realtà del nostro territorio e riproporle a breve in una specifica iniziativa locale. In Molise, sospeso com’è fra i territori campani ad alta densità mafiosa e la Puglia con una strutturata malavita organizzata, si avvertono rischi di illegalità, di infiltrazioni malavitose, ma anche di irregolarità diffuse: lavoro in nero, caporalato, non rispetto dei contratti. Noi abbiamo tutta l’intenzione di studiare i fenomeni, presidiare i territori ed i luoghi di lavoro e i cantieri, sollecitare specifici impegni delle Istituzioni nazionali e locali.”