Legge elettorale, Camera di Commercio: ‘Sia previsto collegio unico’

Il Consiglio della Camera di Commercio del Molise vede nella proposta di riforma della legge elettorale regionale una occasione importante per aprire una dibattito di ampio respiro. Per tale motivo ha inteso dedicare una sua riunione sul tema. “La Camera di Commercio del Molise – si legge in un documento condiviso – svolge, nell’ambito territoriale regionale, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese e delle economie locali in quanto ente di autogoverno e di rappresentanza dei consumatori, del mondo professionale e di quello sindacale. In virtù di tale ruolo, pertanto, va riconosciuta la sua legittimazione ad intervenire nel dibattito sul tema della riforma della legge elettorale regionale. La tutela degli interessi generali del sistema delle imprese passa anche tramite l’elezione di rappresentanti legittimati al governo della cosa pubblica in quanto espressione della più ampia maggioranza della base elettorale. Al Consiglio camerale preme, quindi, unanimemente, far notare che qualsiasi modifica ad una legge elettorale, di per sé perfettibile, andrebbe studiata e pensata ad inizio mandato elettorale in quanto ogni cambiamento effettuato a ridosso del voto popolare risulterebbe intempestivo e inopportuno, vittima di visioni campanilistiche e contingenti – ben lontane da necessarie strategie di medio e lungo periodo – nonché potrebbe privilegiare l’uno o l’altro schieramento politico. Ad ogni buon conto, qualora le forze politiche decidessero di andare avanti in tale progetto di riforma, il Consiglio della Camera di Commercio del Molise esprime, all’unanimità, le seguenti considerazioni di merito. Scopo principale di una riforma elettorale, val la pena solo accennarlo, è quello di tutelare, prima di tutto, gli interessi dei cittadini migliorando il rapporto tra questi e la politica regionale, puntando a elevare la qualità di coloro che rappresenteranno e gestiranno l’Istituzione regionale. La Camera di Commercio del Molise ritiene determinante che la nuova legge elettorale punti a migliorare “la qualità della rappresentanza politica”. Per la Regione Molise, date le sue dimensioni ridotte, è necessario che i rappresentanti eletti dai molisani curino gli interessi generali dell’intero territorio. In questa direzione va proposta la individuazione di un solo collegio regionale nel quale, attraverso opportuni tecnicismi da prevedere nella nuova legge elettorale, si debba garantire la rappresentanza dei diversi territori. Ogni altra soluzione tendente a moltiplicare i collegi regionali porta ad alimentare lo sviluppo di un improduttivo clientelismo politico. La suddivisione in più Collegi, in una realtà come quella del Molise, consentirebbe il confronto politico a Consiglieri eletti solo sulla base della appartenenza geografica e, giocoforza, rappresentanti di quell’unico territorio al quale “devono” l’elezione. La conseguenza sarebbe la difficoltà, una volta risultati eletti, di alzare il livello della proposta legislativa, essendo ciascuno dei Consiglieri rappresentante di ambiti particolarmente ristretti. Gli imprenditori e i cittadini molisani devono ambire ad eleggere un Consiglio Regionale che non si limiti a tutelare gli interessi di territori ridotti in contrapposizione con altri di analoga dimensione, ma che sia in grado di avere una “visione” di cosa vuole e deve essere la Regione Molise per uscire da quel ruolo di “periferia dei piccoli numeri, anche sul piano intellettuale” che le viene sempre più spesso attribuito. Il Molise ha bisogno di rappresentanti politici autorevoli, eletti sulla base di interessi generali comuni all’intera Regione che, caratterizzandosi per una dimensione così tanto ridotta, non giustifica la parcellizzazione dei collegi. Ciò che può essere valido per le grandi Regioni, con milioni di abitanti non è applicabile, allo stesso modo, al Molise. Inoltre, la parcellizzazione territoriale in più collegi appare anacronistica, continuando a riproporre un modello socio-politico già sconfessato dagli operatori economici e dalla logica dei grandi numeri che ha portato la quasi totalità delle associazioni datoriali e sindacali ed Enti (tra cui, in prima linea, le Camere di Commercio delle due province molisane) ad aggregarsi su base regionale. Il Consiglio camerale, inoltre, rimarca la necessità che il principio di rappresentanza sia contemperato dall’esigenza di garantire la governabilità per consentire al Presidente eletto di disporre di una maggioranza solida lungo tutto l’arco della consiliatura. Ritiene pertanto, all’unanimità, che il sistema elettorale con premio di maggioranza per la scelta del presidente vada confermato, così come andrebbe ribadita la permanenza del sistema proporzionale per la elezione dei consiglieri. Per eliminare ogni interesse a una discussione francamente di nessun rilievo, ritenendo comunque fondamentale garantire il principio democratico insito nel voto disgiunto e vista l’assorbente importanza che avrebbe la individuazione del Presidente per la formazione del Consiglio, si potrebbe procedere a due votazioni a mezzo di due schede elettorali diverse: una per il presidente scelto con il sistema maggioritario e una per i consiglieri scelti con quello proporzionale, con doppia preferenza facoltativa – in questo ultimo caso – esclusivamente di genere. Peraltro, la stessa individuazione di un Collegio unico regionale farebbe diventare di per sé sterile la contrapposizione tra la conservazione o meno della possibilità del cosiddetto voto disgiunto, perché i candidati Consiglieri, così come già avviene per i candidati Presidenti, dovrebbero ricercare il consenso per essere eletti su tutto il territorio regionale e non potrebbero più utilizzare quel controllo del territorio, oggi agevolato dalla pluralità di Collegi racchiudenti aree di limitata dimensione, per condizionare, con azioni dettate da mero campanilismo, decisioni e scelte politiche destinate a coinvolgere, al contrario, l’intero contesto regionale. Ad ogni buon conto, qualora le forze politiche decidessero di andare avanti in tale progetto di riforma, il Consiglio della Camera di Commercio del Molise, all’unanimità, intende inviare nelle prossime settimane, a tutte le forze politiche, un documento che, ci si augura fortemente, possa essere inserito nel programma del candidato Presidente. Esso sarà una Carta dei Servizi proveniente direttamente dalla classe imprenditoriale locale, dalle forze sociali e professionali sulle vere criticità riscontrate dagli imprenditori nel rapporto con le istituzioni, con la finalità ultima di proporre un percorso di ammodernamento e di miglioramento del contesto socio-economico nel quale sviluppare un tessuto economico più dinamico. Un documento che parta dal basso, dalle reali esigenze del mondo produttivo locale e che, per sua stessa natura, auspichiamo possa essere recepito da chiunque si prefigga un reale miglioramento dell’economia del Molise, candidandosi alla sua guida”.

 

 

 

 

 

 

Exit mobile version