Nata da un progetto della Diocesi di Termoli–Larino voluto dal vescovo, Gianfranco De Luca, l’associazione ‘Un Paese per Giovani’ continua a consolidare la rete sul territorio per promuovere opportunità di lavoro, formazione e orientamento. Riuscita la quinta cena sociale organizzata alla Casa di formazione diocesana Giovanni XIII di Larino con l’obiettivo di sensibilizzare le aziende e coinvolgere istituzioni, operatori e associazioni nelle iniziative dell’associazione. In tanti hanno partecipato e condiviso a un momento di incontro, dialogo confronto sul tema del lavoro insieme ad autorità locali e regionali, imprese e associazioni. Un’occasione per fare il punto sulle attività, accogliere proposte e individuare possibili opportunità per i tanti giovani che cercano un’occupazione e non vogliono lasciare la loro terra. Il ricavato della cena sociale verrà impiegato totalmente per sostenere l’associazione e i progetti di aiuto ai senza lavoro. Un Paese per Giovani, giunto al quinto anno di attività, continua ogni giorno ad accogliere, orientare, formare ed accompagnare molte persone disoccupate della regione nella ricerca di un lavoro attraverso l’attività di 30 volontari e l’erogazione di finanziamenti parziali o totali di tirocini formativi. In cinque anni di attività sono state accolte 1.100 persone in cerca di lavoro, attivato 170 tirocini formativi e accompagnato oltre 300 disoccupati in colloqui di lavoro grazie alla rete partenariale creata dall’associazione con le oltre 200 aziende che in questi anni hanno aderito al progetto. ”Siamo infatti convinti – spiegano dall’associazione – che il grande problema sociale della disoccupazione possa essere affrontato con la collaborazione di tutti gli attori sociali (istituzioni, imprese, associazioni, singole persone) che costituiscano una nuova rete sociale capace di rispondere alle esigenze dei nostri tempi. Un Paese per Giovani vuole favorire la costruzione di tale rete implicando tutti gli attori interessati a collaborare allo stesso scopo: creare una comunità permeata da un senso di giustizia tra le generazioni e di responsabilità per il futuro”.