Ancora non ha in ‘tasca’ il quadro completo della situazione in Molise, ma su una cosa è certo al fine di garantire la sicurezza della cittadinanza: continuare sulla strada della prevenzione. Si presenta così il nuovo Questore di Campobasso, Mario Antonino Caggegi, 62 anni, originario del Messinese, che questa mattina ha incontrato la stampa con cui ha promesso massima collaborazione nel rispetto dei ruoli e delle regole. Il “ritorno sul territorio” è giunto dopo alcuni mesi come Dirigente Generale presso il Dipartimento di Polizia di Stato a Roma, al Ministero degli Interni. “Non ero mai stato a Campobasso, quando mi è stato proposto ho accettato ben volentieri”. Poi una battuta. “Devo chiedere scusa al Vicario e al Capo del Gabinetto che sono qui al mio fianco perché sono arrivato di notte e li ho fatti soffrire, costringendoli ad aspettarmi dopo una giornata di lavoro”. Alla domanda come gli è sembrato il Molise: “Bel paesaggio, ho viaggiato tutto il tempo su una corsia sola, ma questa non è una critica”. Qualcuno ride. “Stiamo un pò in alto, qui, ma per fortuna amo la montagna”. Il Questore ha quindi parlato del suo primo impatto con gli uffici di via Tiberio. “Ho trovato uno staff di tutto rispetto, con loro cercherò di migliorare il migliorabile e avrò la pazienza e l’intelligenza necessarie laddove ciò non sarà possibile”. La pista della prevenzione resta una priorità. “E’ qualcosa che non viene contata ma in realtà conta tantissimo, sia perché porta a risultati che spesso non vengono menzionati sia perché è dispendiosa. La prevenzione, rispetto alla repressione, rende un servizio maggiore al cittadino e alla comunità. Le strade saranno perciò costantemente controllate, poi vedremo se alcune disposizioni andranno riviste”. Infine il cambiamento che sta conoscendo il Molise negli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda il rischio infiltrazioni malavitose. “Non esistono realtà totalmente al sicuro, nè bisogna demonizzare situazioni che necessitano della massima attenzione. Ho avuto modo di farmi un’idea anche grazie a voi. Nelle prossime settimane verificheremo quanto di questo rischio di infiltrazioni è veritiero, quali solo le situazioni che vanno tenute sotto controllo. Di certo in questi anni la magistratura e gli organi di polizia non sono rimasti a guardare, né lo faranno in futuro. Ritengo che non ci troviamo di fronte ad una gravità tale da paragonarla ad altri contesti regionali anche limitrofi”.
(nella foto in alto, da sinistra: il Vicario Alessandra Faranda Cordella, il Questore Mario Caggegi, il Capo di Gabinetto Maurizio Ferraioli. Nella foto interna: il Questore Caggegi)