Quando Villa de Capoa era un fiore all’occhiello di Campobasso, frequentata soprattutto di giorno, sia nel quotidiano da bambini e adulti, sia in occasione di manifestazioni sportive, fra le piante e i percorsi era operativo un chiosco dei gelati per regalare refrigerio e piacere alle papille gustative non solo dei più piccoli ma anche dei loro genitori, dei nonni, di coppie che andavano a fare una passeggiata in uno dei principali punti verdi della città. Oggi, dopo una parentesi buia, in questo angolo ritrovato del capoluogo, seppure non ai livelli del passato e ancora in fase di recupero, quel chioschetto ha cambiato, per così dire, destinazione d’uso senza il consenso dell’amministrazione, insieme ad una casetta in legno collegata. Personale del Comune, durante un sopralluogo, ha ritrovato la porta delle strutture aperta e all’interno sono stati rinvenuti oggetti e materiale che hanno lasciato intendere che il luogo sia frequentato in maniera quotidiana. Vecchi materassi, coperte, sacchi a pelo, qualche abito usato hanno riempito lo spazio dove una volta c’erano mobili, banconi, frigoriferi e merce. Inevitabile anche la presenza di sporcizia dovuta all’abbandono e al degrado. Il chiosco è diventato, insomma, un punto di ritrovo per senzatetto che evidentemente spesso scelgono di appoggiarvisi per la notte. Un fatto che da una parte mantiene sempre i riflettori accesi su un disagio sociale di cui Campobasso non è immune, dall’altra mostra la necessità dell’amministrazione di recuperare in toto quei punti della città e quelle strutture abbandonate nel tempo, che diventano preda degli eventi.