L’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Campobasso, nella giornata di ieri, durante un servizio mirato al controllo circa la regolarità di autofficine presenti nel capoluogo molisano, ha scoperto ben due officine non autorizzate, cosiddette “abusive”, dove si effettuavano riparazioni ad autoveicoli. In una di esse già in passato il titolare, di circa 55 anni, aveva svolto l’attività di autoriparatore ma la partita iva era cessata dal 2008. Nell’altra, invece, non era stata effettuata alcuna richiesta a svolgere detta attività da parte del giovane titolare. In tutti e due i casi, vista la mancanza dei presupposti di legittimità necessari per svolgere tale attività lavorativa, la Polizia Stradale ha sequestrato, ai fini della confisca, le attrezzature e le strumentazioni adoperate e ad entrambi i trasgressori è stata elevata una sanzione amministrativa pari ad euro 5.164. Le officine sanzionate si trovano in zone centrali del capoluogo molisano, una nell’area di Fontanavecchia e l’altra in Contrada Macchie, a poche centinaia di metri di distanza fra loro. Non si esclude che i gestori abbiano fatto ricorso a prestazioni occasionali in nero da parte di personale a supporto dell’attività. Molto probabilmente ai provvedimenti della Polizia seguiranno gli accertamenti di Agenzia Entrate e Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno sono più di venti i locali adibiti ad autoriparazioni controllati, numerose le sanzioni inflitte e, solo nel mese di ottobre, tre le officine abusive scoperte dalla Polizia Stradale con relativi sequestri amministrativi.