“L’Italia è la prima al mondo per la qualità dei prodotti e le eccellenze. Ma l’agricoltura rappresenta solo il 6% del pil”. Così Gianni Alemanno, già Ministro alle Politiche agricole, ha fotografato in maniera sintetica lo stato dell’arte riguardante il comparto agricolo nel Belpaese. Lo ha fatto a Pietracatella, dinanzi ad un pubblico numerosissimo. In tanti, soprattutto imprenditori agricoli, hanno partecipato all’incontro organizzato dal Movimento nazionale per la Sovranità che in regione fa capo a Carlo Perrella. Il dibattito ha animato, per tutta la serata, la sala consiliare del comune di Pietracatella guidato dal sindaco Luciano Pasquale. Oltre ad Alemanno e Perrella erano presenti anche la consigliera regionale Fusco e Giovancarmine Mancini. “Bisogna mettere al centro del programma il mondo agricolo – ha continuato Alemanno, – bisogna puntare su tradizione e identità per annullare gli effetti della globalizzazione. L’agricoltura va vista come volano per il territorio. Purtroppo abbiamo assistito ad una svendita dei marchi italiani e della nostra industria. Tutti i grandi marchi sono stati venduti all’estero e sono adesso in mano alle multinazionali. Il risultato è lo spopolamento delle campagne e prezzi agricoli non competitivi sul mercato. Bisogna tornare a difendere il nostro interesse nazionale, altrimenti dalla crisi non si esce. Ci vuole un grande piano agricolo nazionale, coordinato con le regioni e le associazioni che si basi su tre assi portanti: programmazione del territorio, made in Italia e costruzione delle filiere. Potenzialità agriturismo del Molise. Bisogna fare massa critica nel territorio per promuovere i prodotti e le ricchezze locali. Necessità dell’etichettatura d’origine per non perdere qualità del prodotto. Insomma – ha concluso – c’è tanto da fare ma ci deve essere prima di tutto la volontà politica di dare una mano inizialmente al tessuto imprenditoriale agricolo abbandonato a se stesso a causa di vincoli sempre più stringenti”. A prendere la parola è stata poi la consigliera Fusco che ha ringraziato soprattutto i tanti giovani che hanno preso parte al dibattito: “il mio ringraziamento a tutti i giovani che hanno voluto organizzare questo evento e al sindaco. In questi giorni era in riunione anche il Comitato di Sorveglianza dove non si analizza l’andamento reale dell’agricoltura molisana, ma vengono presentati solamente documenti tecnici e numeri, si racconta un Molise diverso, di risultati eccezionali mentre qui a Pietracatella ci confrontiamo con le vere problematiche di coloro che lavorano nel settore agroalimentare e le difficoltà sono tante: infrastrutture da terzo mondo, condizioni climatiche, calo vertiginoso dei prezzi delle materie prime, ritardo dei pagamenti che anche la nostra regione sta scontando da parte dell’organismo pagatore Agea, disoccupazione anche in agricoltura. Dobbiamo ringraziare gli imprenditori che mantengono in piedi il settore. Per questo le priorità per il futuro dell’agricoltura molisana devono essere la riorganizzazione della produzione, l’investimento sui giovani nell’ottica del ricambio generazionale, la collocazione di prodotti su nuovi mercati e la promozione della cultura della qualità dei nostri prodotti in quanto espressione della nostra identità regionale, mirando anche alla promozione del partenariato agricolo”. Durante l’incontro ci sono stati anche i saluti di Carlo Perrella il quale ha ribadito che “è un momento difficile per la regione, ma noi siamo un movimento di proposta e no di protesta. Abbiamo dato vita a 500 adesioni, 35 circoli, 3 sindaci e 35 amministratori in sette mesi di lavoro e questo è il segnale forte che la gente vuole un cambiamento”. Molto partecipati anche gli interventi di imprenditori agricoli e amministratori locali i quali hanno focalizzato l’attenzione sulle problematiche legate alle quote latte, ai cereali, al prezzo del grano, al poco supporto dato alla zootecnia.