La Polizia di Stato di Campobasso nel pomeriggio del 20 ottobre ha tratto in arresto in flagranza di reato S.G., molisano di 52 anni, responsabile di furto aggravato ai danni dell’azienda per la quale lavorava da più di dieci anni. La Squadra Mobile nei giorni scorsi aveva ricevuto una denuncia da parte del titolare di una importante società che opera nella zona industriale di Campobasso per un importante ammanco di cassa di circa 14mila euro verificatosi nel periodo compreso dal 2014 al 2016. L’azienda si era vista costretta a iscrivere la perdita in bilancio, tuttavia dalla disamina delle scritture contabili si verificava che per gli anni 2014–2016 risultavano contabilizzate fatture per acquisti inesistenti e/o che non trovavano riscontro nei partitari delle ditte fornitrici; scritture contabili di acquisto differenti dai relativi scontrini fiscali allegati alla prima nota di cassa ad uso interno (in sostanza l’importo contabilizzato era maggiorato rispetto al documento fiscale di base); voci di spesa relative ad acquisti carburante i cui importi risultanti dalla prima nota di cassa ad uso interno differivano dalla relativa scheda carburante; fatture di vendita incassate e registrate sulla prima nota cassa ad uso esterno come “contante”, mentre nel registro dei passaggi interni risultavano riportate come “bonifico” bancario. Inoltre, risultavano ammanchi di denaro contante. Per tutelarsi, l’imprenditore aveva installato una telecamera nascosta nell’azienda e da luglio 2017 aveva registrato la condotta del dipendente “infedele” che ripetutamente aveva sottratto somme di denaro dalla casa per importi variabili dalle 10 alle 50 euro al giorno. La Squadra Mobile ha posto in essere specifici servizi di polizia giudiziaria che hanno consentito di documentare che nella giornata del 20 ottobre l’uomo si è impossessato di una banconota di 50 euro sottraendola dalla cassa e ponendola nel suo portafogli. La perquisizione personale ha dato esito positivo e l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato e posto a disposizione del P.M. di turno, Nicola d’Angelo, che ha disposto la traduzione dello stesso presso il proprio domicilio in attesa della udienza per direttissima, fissata per oggi alle ore 10.30, in cui l’imputato dovrà rispondere anche del reato di truffa aggravata e continuata. Inoltre alla luce dei reati contestati, all’uomo sono stati ritirati in via cautelare due fucili di cui era detentore, in attesa dei conseguenti provvedimenti amministrativi.