Da lunedì 6 novembre l’azienda speciale ‘Molise Acque’ avvierà una proporzionale riduzione del flusso idrico che riguarderà tutti i comuni. È il contenuto di una nota inviata alle Prefetture di Campobasso e Isernia e ai Comuni con riferimento alle conseguenze di un’estate torrida e secca. “I volumi idrici degli invasi, delle falde acquifere e dei pozzi – spiega Molise Acque, – in assenza di precipitazioni e in conseguenza delle temperature oltre la media stagionale, stanno toccando i valori più bassi degli ultimi anni, creando una situazione di potenziale disagio”. Meno acqua nelle reti idriche, dunque, per assicurare una continuità nell’erogazione anche in una situazione di forte disagio dovuta alla mancanza di piogge. I livelli delle dighe artificiali, come quella di Guardialfiera, sono ai minimi storici, ma quello che appare più allarmante è proprio la riduzione di acqua nelle sorgenti, in una regione tra le più ‘ricche’ d’Italia. Si parla di circa quattro metri al di sotto della soglia ideale e zone che solitamente in questo periodo dell’anno sono coperte dall’acqua del lago rimangono al momento scoperte a decine di metri dall’attuale riva. (fonte e foto Ansa)
De Lisio: “Reti idriche fatiscenti”. “La persistente crisi idrica della regione Molise non accenna a rientrare. Siamo ormai in autunno inoltrato, periodo in genere caratterizzato dal picco annuo delle piogge, ma fino ad ora non si sono registrati eventi piovosi significativi, in grado di avere effetti sulla ricarica degli acquiferi”. A fare eco alla situazione allarmante il presidente dell’Ordine regionale dei Geologi Giancarlo De Lisio. “Ad aggravare tale condizione, non certo limitata alla nostra regione ma connessa all’ampio discorso di cambiamenti climatici su scala planetaria, si aggiunge una cattiva gestione delle reti idriche regionali che determina una dispersione consistente del prezioso ‘oro blu’. Reti fatiscenti, molto spesso veri e propri colabrodi con dispersione ben oltre il 50%, unitamente al fatto che si tratta spesso di reti progettate negli anni 50-60, senza tener conto dell’assetto geologico regionale, determinano – insieme alla siccità – la crisi idrica che sta attanagliando da mesi la nostra regione. Nella progettazione di un tracciato acquedottistico è doveroso tener conto delle condizioni geomorfologiche del territorio: è impensabile realizzare una condotta senza tener conto, in primis, della franosità del territorio che si va ad attraversare. Costruire un acquedotto su un’area in frana determina ritardi nella realizzazione dello stesso (esempio lampante dei lavori per l’Acquedotto Molisano Centrale, in parte bloccati per frane) e/o rotture idriche continue di condotte già esistenti. Inoltre le perdite idriche sono molto pericolose per la “salute” geologica del territorio: esse possono essere causa scatenante di frana idro-indotta, nelle campagne, o indurre preoccupanti cedimenti differenziali delle fondazioni di fabbricati in contesto urbano. I geologi molisani si chiedono come sia possibile che il Molise, una Regione notoriamente ricca di risorse idriche, tanto da cederne pure una quota alla Campania e Puglia, debba soffrire così tanto la siccità, dovendo ridurre il flusso idrico nel mese di Novembre: il Matese, ad esempio, è un eccezionale serbatoio di ‘oro blu’ con sorgenti perenni da cui sgorga acqua anche nelle stagioni più secche. L’agenda politica regionale dovrebbe mettere in conto un Piano Regionale di ammodernamento delle reti idriche che migliorerebbe considerevolmente l’efficienza idrica prevedendo il completo rifacimento di tratti di condotta fatiscenti. I suddetti tratti hanno ormai perdite considerevoli rendendo antieconomico adottare il palliativo delle “riparazioni continue”, considerando anche che spesso si tratta di condotte ormai obsolete che hanno raggiunto il limite della “vita nominale” e che quindi vanno sostituite”.
Appello del sindaco Battista: “Evitate sprechi”. Lunedì incontro con Molise Acque. Anche Campobasso, come tutti i comuni della regione, rientra tra i destinatari della nota, inviata da Molise Acque, in cui si annuncia, a partire dal 6 novembre, una proporzionale riduzione del flusso idrico. Una razionalizzazione che si rende necessaria per regolare i consumi a seguito di una stagione in cui le precipitazioni sono state scarsissime. In quest’ottica l’amministrazione comunale chiede alla popolazione di ottimizzare l’utilizzo delle già ridotte risorse idriche e soprattutto di evitare sprechi. “Si invitano i campobassani ad assumere atteggiamenti virtuosi per raggiungere insieme l’importante obiettivo”, l’appello del sindaco Battista. Intanto proprio in merito alla razionalizzazione del flusso idrico l’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Maio incontrerà, lunedì mattina (6 novembre), i vertici di Molise Acque per programmare le operazioni da porre in essere nelle prossime settimane. Nel frattempo, in attesa di conoscere le modalità della razionalizzazione, l’amministrazione ringrazia la cittadinanza per la preziosa collaborazione.