Sul rapporto dello Svimez e le dichiarazioni del presidente Frattura interviene il consigliere Michele Iorio. E’ davvero paradossale veder gioire chi oggi presiede la Regione Molise per qualche piccolo segnale positivo proveniente da questa terra inserito nel rapporto Svimez. E viene da sorridere, con amarezza, perché quel segno positivo è dovuto alle misure adottate dal governo centrale per l’intero mezzogiorno. Il resto del rapporto, infatti, segna una situazione disastrosa dovuta alla mancanza di forze e impegno profusi in ogni direzione dal governo regionale. Non una misura per il sociale, non un sostegno alla povertà. Così, se è vero che “le previsioni per il 2017 e il 2018 confermano che il Mezzogiorno è in grado di agganciare la ripresa, facendo segnare tassi di crescita di poco inferiori a quelli del Centro-Nord” è altrettanto vero che “la ripresa congiunturale è insufficiente ad affrontare le emergenze sociali. Il tasso di occupazione nel Mezzogiorno è ancora il più basso d’Europa (35% inferiore alla media UE), nonostante nei primi 8 mesi del 2017 siano stati incentivati oltre 90 mila rapporti di lavoro nell’ambito della misura “Occupazione Sud”. La povertà e le politiche di austerità deprimono i consumi. Il Sud è un’area non più giovane” si legge sul rapporto. Aumentano gli anziani e diminuiscono le nascite. In fondo, come dar torto ai pochi giovani rimasti in questa terra martoriata in questi anni? Ci vuole una forte dose di coraggio e di fortuna per metter su famiglia con questi presupposti. “L’emigrazione sembra essere l’unico canale di miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie”. Il Molise dovrà affrontare un periodo di ricostruzione del tessuto economico e di riavvio di un processo di sviluppo “in condizioni decisamente più svantaggiate di quelle dell’immediato Dopoguerra. Allora, infatti, le necessità della ricostruzione e dello sviluppo erano garantite da una popolazione costituita prevalentemente da giovani e da un sistema di sicurezza sociale il cui equilibrio era garantito da una quota di persone in età avanzata assai modesta”. Questa non è la regione che noi, come centrodestra, abbiamo lasciato nel 2013. E’ la regione Molise ridotta in questo stato dal governo Pd con un esecutivo regionale incapace, in questi cinque anni, di prendere qualunque iniziativa a favore del nostro popolo se non quella di far raggiungere il primato nazionale al Molise per ospitalità di migranti. Hanno svenduto questo territorio ma da marzo, quando torneremo noi al governo della regione, ci rimboccheremo le maniche per attuare il nostro progetto di sviluppo strutturato e coerente, in grado di restituire fiducia e incentivare un ruolo attivo dei singoli nel migliorare le proprie condizioni di vita.