“Gramsci e la potenza politica della religione”: per commemorare gli ottanta anni dalla morte di Antonio Gramsci, l’Università degli Studi del Molise ha scelto un titolo che unisce l’attualità all’originalità, abbinando due temi, marxismo e religione – ad alta vis polemica e associandoli alla riflessione di uno dei maggiori pensatori mondiali del Novecento. Come, allora, potersi avvalere della non convenzionale lettura gramsciana de caratteri della religione per intendere «ciò che succede nel mondo grande e terribile» di oggi. Incontrare tracce interpretative sul tema della religione in Gramsci capaci di mettere d’accordo tutti è illusorio. E, tuttavia, la congiuntura storica risulta propizia e insieme cogente per approfondire questo campo d’analisi liberi da accuse di “eresia”, diffidenze e complessi di superiorità. Proveranno a farlo alcuni tra i massimi studiosi gramsciani: lo storico Giuseppe Vacca, presidente della Fondazione Gramsci, Cosimo Zene, del Department of Religions and Philosophies dell’Università di Londra, Francesca Izzo (Università l’Orientale), Guido Liguori, presidente dell International Gramsci Society, Tommaso La Rocca (Università di Ferrara) e Massimo Sciarretta (UniMol), moderati da Roberta Picardi e Giovanni Cerchia, anch’essi docenti dell’Ateneo molisano. Appuntamento da non perdere. Si parte martedì 14 novembre, alle ore 15.00. Il giorno dopo, sempre nella Sala “Fermi”, l’apertura dei lavori è prevista alle ore 9.00
Congratulazioni alla neo dottoressa Caterina Calardo: 110 e lode con tesi su un museo dedicato alla pandemia da Coviv-19
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