Un’alleanza civica per riorganizzare i luoghi della politica. Se si vuole, è uno dei principali motti con cui il movimento ‘MoliseNostro’, nato e presentatosi al pubblico circa un mese fa, vuole portare avanti le proprie idee, le proprie battaglie, in un contesto di condivisione cittadina, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, dalla Regionali alle Amministrative, come quelle di Venafro. “L’emergenza Molise – hanno ribadito anche nel corso dell’inaugurazione della sede di Campobasso, in via Garibaldi, avvenuta questa sera – a nostro avviso è il risultato delle ricette sbagliate poste in essere dai governi regionali, e non solo, che si sono succeduti dopo la crisi del 2008”. Lo scenario che ci ritroviamo oggi, sottolineano, è caratterizzato dall’indebolimento dei due pilastri del vivere relazionale: la famiglia e l’impresa. A fare da relatori l’avvocato Fabio Cofelice, il dottore Fedele Clemente e il dottor Giampaolo Presutti. Fra i volti noti si segnalano il consigliere comunale Pietro Montanaro e Antonio D’Ambrosio. Gli esponenti di MoliseNostro, però, si definiscono professionisti estranei alla politica che hanno deciso di scendere in campo per rappresentare i cittadini e “interrompere un circolo vizioso fatto di iniziative finalizzate solo a interessi personali”. L’obiettivo, comunque, è di creare un contenitore unico con gli altri movimenti civici. Aggregare, quindi, le “vittime” della crisi con pezzi di società civile (ambientalismo, cattolicesimo sociale, volontariato, forze sociali, intellettuali) che comprendono e condividono l’importanza della sfida. Per costruire il motore del cambiamento, hanno sostenuto, bisogna passare per la questione morale, la limitazione delle politiche neo-liberiste, il coinvolgimento del territorio e della cittadinanza, la centralità del lavoro e l’attuazione della Costituzione. Ma fra gli obiettivi ci sono anche l’agricoltura, il turismo, l’ambiente, l’industria, la sanità, le scuole.
(nella foto in alto da sinistra: Clemente, Presutti e Cofelice)