Sono stati resi noti i dati riguardanti i tirocini di Garanzia Giovani. L’agenzia Regionale Molise Lavoro ha infatti inviato il Monitoraggio Azione Tirocini dal quale si evince che su 1032 tirocini avviati, per un importo complessivo di 3.900.000 Euro, sono stati attivati 218 contratti di lavoro. Il Monitoraggio attesta, inoltre, al 21,12% la percentuale di trasformazione contrattuale. “Analizzando i dati, tuttavia, si evince che dei 218 contratti avviati solo 76 sono a tempo indeterminato mentre 116 sono i tempi determinati e 26 lavori atipici”, commenta la responsabile del Mercato del Lavoro della Cgil Molise, Lucia Merlo. “In sostanza si sono spesi 3.900.000 euro per creare 76 nuovi posti di lavoro degni di essere definiti tali. Questo dato non solo segna con evidenza il fallimento della misura ma porta in evidenza l’uso distorto dei tirocini che, di fatto, abbassano il costo del lavoro. Sono stati infatti introdotti nel mercato ben 1032 tirocinanti che hanno svolto, nella stragrande maggioranza dei casi, lavoro subordinato senza tutele contrattuali e spesso sostituendo lavoratori contrattualizzati. Emblematico leggere nel testo inviatoci dall’agenzia che i tirocini vengano definiti “rapporti di lavoro”. Questo denota senza ombra di dubbio la deriva culturale che devasta l’idea di lavoro e di qualità del lavoro e mette in evidenza l’uso distorto dei tirocini. La maggioranza di Governo regionale, intanto, non solo non ha ritenuto convocare le Parti per analizzare il documento ma si appresta a investire nuove risorse per finanziare altri tirocini che ormai vengono utilizzati per ogni fascia di età come una sorta di ammortizzatore sociale e vengono sviliti della loro natura di politica attiva. La Commissione Tripartita intanto, nonostante i solleciti inviati, non viene riunita e tutto si decide al di là dei risultati e al di sopra della condivisione in una logica di assunzione unilaterale delle determinazioni”.